Poche ma fondamentali modifiche per dare finalmente slancio ad un settore che le ultime leggi regionali in maniera di turismo, al contrario, frenavano. Faita Sardegna esprime soddisfazione per gli interventi sulla Legge regionale numero 16, del 28 luglio 2017, recanti norme in materia di turismo ed in materia di disciplina delle strutture ricettive all’aria aperta. Modifiche apportate grazie a una proposta di legge a firma degli onorevoli Piero Maieli e Salvatore Corrias, scaturite con il lavoro congiunto dell’assessorato del Turismo guidato da Gianni Chessa che ne ha promosso la riscrittura dopo aver ascoltato le richieste della principale associazione open air della Sardegna.
Per Faita Federcamping Sardegna, dopo il 1984, i legislatori che si sono susseguiti hanno limitato il settore fino a renderlo incapace di operare sul mercato. Invece con queste nuova legge si ottengono dei grandi vantaggi come ad esempio il recepimento della normativa nazionale che in Sardegna non veniva applicata, esponendo il settore a grandi difficoltà organizzative, e limitando la sua operatività a periodi limitati; grazie a queste modifiche inoltre le strutture possono disporre e proporre sul mercato diverse soluzioni di ospitalità che sono previste nel resto d’Italia e nel resto d’Europa.
Le altre novità, importantissime riguardano inoltre la possibilità per le strutture all’aria aperta di ottenere le cinque stelle (all’articolo 2) riportando la Sardegna in linea con le Regioni più importanti. Si sono inoltre velocizzate le procedure di cambio di destinazione di struttura tra campeggio e villaggio. Si fa chiarezza finalmente sulla norma che descrive le caratteristiche dei campeggi e villaggi.
«Il ringraziamento non può che andare all’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa – ha dichiarato il presidente di Faita Sardegna, Nicola Napolitano –, ai presentatori della legge Piero Maieli e Salvatore Corrias, ed al Consiglio regionale sardo che ha saputo essere unito di fronte alla responsabilità di tenuta di un settore che rappresenta la seconda forza di offerta turistica della Sardegna.»