«Con la Finanziaria 2022 sono stati stanziati 300 milioni di euro per favorire gli investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione, di degrado sociale, al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale. Il 19 ottobre 2022 sono stati resi noti gli enti beneficiari del contributo e, con grande stupore, si è appreso che non è presente nessun comune sardo.»
Lo afferma Francesca Ghirra, deputata dell’Alleanza Verdi Sinistra.
«Il presidente dell’Anci Sardegna – prosegue la parlamentare progressista sarda – ha inviato una lettera al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio, al ministro per il Sud, al presidente di Anci, esprimendo sconcerto, delusione e indignazione in relazione alla completa esclusione dei comuni sardi dall’elenco dei beneficiari del contributo.“
«In Sardegna 361 comuni su 377, ovvero il 97,6%, hanno una popolazione inferiore ai 15.000 abitanti. Di questi, 350 hanno presentato domanda di finanziamento attraverso aggregazioni di comuni, dimostrando una straordinaria capacità progettuale e di iniziativa. La gravità dei dati relativi a spopolamento e isolamento dei territori sardi è sotto gli occhi di tutti” sottolinea la deputata “I progetti di rigenerazione urbana sono uno strumento indispensabile per attenuare le problematiche dei nostri piccoli comuni. Per questo – conclude Francesca Ghirra – ho presentato un’interrogazione ai ministri dell’Interno e per il Sud per capire se sia possibile integrare i fondi destinati ai progetti di rigenerazione urbana e se non ritengano opportuno modificare i criteri di valutazione, che penalizzano la nostra e altre regioni d’Italia senza dare adeguate risposte proprio a quelle aree che per sopravvivere hanno necessità di misure come questa.»