Cancellare il divario sociale che relega i cittadini più fragili e meno fortunati ai margini della società. È l’obiettivo dei progetti sperimentali di inclusione sociale avviati dall’assessorato dei Servizi sociali del comune di Sennori attingendo dalle linee di finanziamento REIS. Includere le persone nella società per garantire a tutti gli stessi diritti ma anche le stesse opportunità, facendole sentire parte di una comunità e rendendole libere di compiere le loro scelte.
Si tratta di progetti sperimentali che si muovono in diversi ambiti e che sono già stati messi a disposizione dei cittadini: lo sportello di ascolto psicologico, la fornitura delle dotazioni necessarie a superare il digital divide, tablet con abbonamenti internet annuali, voucher per l’acquisto di attrezzature scolastiche di qualità e di lezioni per il recupero scolastico. Ma anche biglietteria per cinema, teatri, musei, scuole di musica, attività sportive e corsi di lingua. Il principio seguito è che tutti devono avere l’opportunità di seguire le proprie inclinazioni e interessi, e se non è possibile farlo direttamente a Sennori, è previsto che l’amministrazione comunale provveda al rimborso delle spese per gli spostamenti in un altro comune. L’offerta dei progetti di inclusione va oltre, e prevede la possibilità di frequentare corsi di formazione, di solito inaccessibili a molti perché costosissimi, che in pieno spirito inclusivo mirano al reinserimento lavorativo. Il primo in partenza sarà quello per OSS, figura sempre più richiesta in ambito sanitario e dunque con possibilità di collocamento al lavoro a breve termine.
I progetti rappresentano una serie di aiuti concreti per superare il divario sociale che limita la libertà e il futuro dei cittadini fragili e, sempre più spesso, delle giovani generazioni.
«L’inclusione, così come il suo rovescio l’esclusione, è un problema che riguarda tutti, e di sicuro chi amministra la cosa pubblica – sostiene il consigliere comunale con delega ai Servizi sociali, Pietro Sassu -. È il compito più nobile e più difficile della politica quello di lavorare per garantire a tutti non i diritti, quelli sono già garantiti dalla legge, ma l’accesso ai diritti, troppo spesso preclusi a una larga fetta di popolazione solo per ragioni economiche. Dunque, includere per colmare il divario di opportunità che non solo nel presente genera esclusione, ma mortifica qualsiasi futuro.»