Sono ancora alte le presenze in questo 2022 per i siti archeologici e culturali di Barumini. Dopo un’estate dai numeri in linea con i livelli pre-pandemia, a ottobre Su Nuraxi, Casa Zapata e il Centro Giovanni Lilliu hanno fatto registrare altri 14mila visitatori a ottobre, 8mila dei quali al complesso nuragico. Nel corso dell’anno si arriva così a un totale di 124mila presenze registrate dalla Fondazione Barumini fino al 31 ottobre scorso.
«Barumini – ha dichiarato il presidente della Regione, Christian Solinas – è un esempio virtuoso di come, grazie alla valorizzazione del nostro patrimonio storico, possiamo creare un sistema integrato, motore di una crescita che porti beneficio all’economia del territorio e a quella di tutta l’Isola. Il turismo culturale rappresenta per la Sardegna un’opportunità di sviluppo e va ad arricchire la già ampia offerta turistica da proporre ai visitatori.»
«Questi risultati – ha aggiunto il segretario generale della Fondazione Barumini, Tonino Chironi – premiano il nostro impegno ed il lavoro svolto e sono il frutto di una programmazione attenta che, dopo due anni difficili a causa delle restrizioni, ha riportato il sito archeologico ai più alti livelli in termini di presenze e ci consente di guardare alla prossima stagione con giustificato ottimismo.»
«Stiamo per chiudere con numeri di assoluto rilievo un anno da ricordare – ha sottolineato il presidente della Fondazione Barumini, Emanuele Lilliu -. Il complesso nuragico ed il polo museale sono un punto di riferimento del turismo archeologico della Sardegna e non solo, grazie a un’offerta culturale sempre più apprezzata dai visitatori. Proseguiremo nell’opera di valorizzazione di questo patrimonio unico, fonte indispensabile di sviluppo economico per tutto il nostro territorio.»
Antonio Caria