Il disegno di legge n. 360 (Giunta) “Norme per il sostegno e il rilancio dell’economia, disposizioni di carattere istituzionale e variazioni di bilancio”, meglio noto come “Omnibus 2”, ha avviato l’iter di approvazione in Consiglio, con l’illustrazione del provvedimento, da parte dell’assessore Giuseppe Fasolino, nella commissione Bilancio, presieduta da Stefano Schirru (Psd’Az).
Prima dell’intervento dell’assessore, i rappresentanti di tutti i gruppi delle opposizioni, intervenendo sull’ordine dei lavori, hanno replicato con tono polemico alle recenti dichiarazioni rese dal presidente della Giunta riguardo presunte responsabilità del Consiglio, per i ritardi con i quali si è proceduto nella spendita delle risorse, postate nei capitoli della legge Omnibus, approvata in Aula lo scorso anno. Spesa che – a giudizio delle minoranze – si è fermata al di sotto del 40% delle somme disponibili, così come è stato evidenziato nella mozione illustrata nei giorni scorsi agli organi di informazione.
Da qui la richiesta, avanzata dal vice presidente della commissione, Cesare Moriconi (Pd), da Eugenio Lai (Leu), da Massimo Zedda (Progressisti) ed Alessandro Solinas (M5S) perché il presidente della Giunta partecipi ai lavori della commissione «per spiegare l’incapacità di spesa dimostrata dalla Regione». L’onorevole Cesare Moriconi ha quindi insistito chiedendo “un segno di rispetto istituzionale” dopo un comportamento, da parte del presidente Solinas, definito dallo stesso consigliere dei democratici «scorretto, inopportuno ed intempestivo».
«Il presidente della Giunta ha mentito ai sardi – ha affermato Massimo Zedda – perché la colpa della scarsa capacità di spesa è soltanto la sua». Negli interventi degli esponenti del centrosinistra e dei Cinque Stelle non sono mancati i continui riferimenti al ritardo con il quale si procede con l’approvazione della variazione di bilancio: «Il disegno di legge è stato varato dall’esecutivo lo scorso 25 ottobre, oggi è approdato nella Terza commissione e entro il 30 novembre dovrà essere licenziato dall’assemblea sarda. Il risultato sarà che la quasi totalità delle somme non potrà essere spesa entro la fine di dicembre 2022.»
In ordine ai tempi regolamentari per l’esame del testo, l’assessore del Bilancio, non ha mancato di rivolgere alle minoranze «l’invito al senso di responsabilità, così come è accaduto anche in passato per provvedimenti importanti e di emergenza» ed ha affermato che, con la ripartizione in macroaree di spesa e la destinazione di grande parte delle somme per lo scorrimento di graduatorie già in essere, i problemi legati alla mancata erogazione delle risorse saranno sensibilmente attenuati.
Il provvedimento, ha spiegato il neo vice presidente della Regione, da’ risposta agli impegni assunti con il comparto agricolo (20 milioni ripartiti in diversi comparti; 8.5 milioni per le graduatorie per i giovani agricoltori; oltre 4 milioni per la viabilità rurale e una ulteriore promessa di stanziamenti per le aziende colpite dal nuovo blocco alla movimentazione dei bovini); con gli artigiani (+18 milioni); con quanti attendono i ristori del fondo “resisto” (+ 20 milioni); con i consorzi di bonifica (+ 15 milioni per i maggiori costi energetici); con gli Enti Locali per le graduatorie della viabilità e dei cimiteri e con il mondo della ricerca scientifica (+ 10 milioni). La nuova Omnibus “pesa” oltre 250 milioni di euro e – è questo l’auspicio dell’assessore Giuseppe Fasolino: «Serve un impegno di tutti perché sia approvata in tempi utili dal Consiglio regionale».
La commissione ha dunque approvato la trasmissione del disegno di legge alle commissioni consiliari per l’esame delle parti di competenza ed il presidente Stefano Schirru ha quindi annunciato l’esame del bilancio consolidato per l’esercizio 2021, ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo n. 118/2011. L’assessore Giuseppe Fasolino ha evidenziato con soddisfazione l’approvazione nei termini del documento ed il fatto che, tra i bilanci delle aziende e delle partecipate del sistema Regione, manchino soltanto quelli di Ftq e Formez, la cui partecipazione dell’amministrazione è di poco superiore all’1.5% del capitale sociale.
«Il documento – ha spiegato l’assessore della Programmazione – dovrà essere approvato dal Consiglio entro il 30 novembre 2022 e chiude con un risultato dell’esercizio complessivo, positivo per 1.337.304.383 ed un patrimonio netto di 3.437.520.638.»
I rilievi delle minoranze (in testa i consiglieri Agus – Progressisti – e Comandini – Pd) hanno riguardato principalmente lo Stato patrimoniale con particolare riferimento alle disponibilità liquide del conto tesoreria: «Emerge una cifra mai registrata in precedenza, ben 3.434.916.616 euro, che dimostra la discrepanza tra le risorse stanziate e la scarsa capacità di spesa dell’amministrazione».
L’assessore Giuseppe Fasolino ha replicato, affermando che negli anni precedenti, nel bilancio consolidato, non sempre erano stati inseriti (a causa dei ritardi nella trasmissione della documentazione) i bilanci di importanti enti e agenzie come Abbanoa, Arst ed Area.