È stata una tre giorni di confronti e di scambio di idee quella che si è tenuta questo fine settimana a Santa Maria di Castellabate, in provincia di Salerno, nella Riserva della Biosfera MaB UNESCO del Cilento e Valle di Diano, dove c’è stato il Quarto meeting nazionale delle venti Riserve della Biosfera d’Italia. A rappresentare la Sardegna, con la sua unica Riserva di Biosfera (RB) di Tepilora, Rio Posada e Montalbo, la direttrice del Parco di Tepilora, Marianna Mossa.
La direttrice di Tepilora. «È stata un’esperienza dall’alto valore formativo dove tutti abbiamo portato ai tavoli di lavoro le nostre storie locali, fra punti di forza e criticità. Ma è stato certamente lo scambio delle buone pratiche che ha arricchito i lavori di attività aperte ad accogliere nuove proposte e progetti capaci di rivitalizzare e valorizzare questi luoghi.»
Così Marianna Mossa, che ha aggiunto: «Esistono in Italia realtà assai diverse di RB, alcune più vocate verso le aree rurali dei territori montani delle Alpi o degli Appennini e altre lungo le pianure e le zone umide, nei delta dei grandi fiumi dove il principio di una vita ecosostenibile tra natura e popolazioni che lo abitano è la vera forza che accomuna tutti questi piccoli mondi. La nostra RB Tepilora, Rio Posada e Montalbo è ancora giovane, abbiamo avuto il riconoscimento UNESCO a Parigi nel 2017, e tanto quindi dobbiamo fare per sensibilizzare i cittadini e coinvolgerli di più in attività capaci di far crescere assieme le comunità locali e l’ambiente che le circonda».
Un bilancio perciò positivo del meeting, nonostante «uno straordinario acquazzone che ha allagato le vie del paese che ci ospitava e che ci ha ricordato quanto sia importante guardare alla crisi climatica in corso con maggiore attenzione, poiché le ferite che l’uomo ha lasciato sui territori sono sempre più evidenti. E a questo è necessario porre rimedio quanto prima», ha concluso la direttrice. Chiuso il quarto incontro nazionale si guarda già all’appuntamento del prossimo anno e alle scadenze che sul piano internazionale coinvolgeranno tutte le 738 Riserve di Biosfera del pianeta.
Date e dati. Nel 2014 veniva istituito, con voto del Consiglio regionale della Sardegna, il Parco naturale regionale di Tepilora, fra i territori di Bitti, Lodè, Torpè e Posada. Dopo una candidatura articolata ma veloce nel raggiungimento dell’obiettivo, nel 2017 arrivava il riconoscimento internazionale di Riserva della Biosfera MaB (Man and the Biosphere) UNESCO per Tepilora, Rio Posada e Montalbo. Un riconoscimento che, partendo dai quattro comuni del Parco, si allargava verso altre 13 realtà: Alà dei Sardi, Buddusò, Budoni, Galtellì, Irgoli, Loculi, Lula, Onanì, Orune, Osidda, Padru, San Teodoro, Siniscola. Una Riserva di Biosfera capace di estendersi quindi dall’alta Barbagia alle Baronie, passando per Montacuto e bassa Gallura per oltre 165mila ettari con circa 50mila abitanti, di cui circa la metà residenti nei Comuni costieri di Siniscola, Budoni, San Teodoro e Posada.