Da una Makurat all’altra. La Techfind San Salvatore colma il vuoto lasciato da Aleksandra, infortunatasi lo scorso mese al tendine d’Achille, con l’ingaggio della sorella minore Agata, già in Sardegna da qualche giorno. La giovane atleta polacca sarà a disposizione di coach Righi dalla prossima trasferta sul campo di Umbertide.
Classe 2004 (compirà 18 anni il prossimo 17 dicembre), alta 187 centimetri, Agata Makurat è giocatrice duttile, capace di giostrare nei ruoli di guardia, ala piccola e ala forte. Il suo percorso cestistico è iniziato in patria, nelle fila dell’UKS Bat Kartuzy, compagine con cui ha affrontato le categorie U14 e U16. Nel 2020/21 l’esordio nella massima serie polacca con il GTK Gdynia, mentre nelle ultime due annate ha vestito i colori dell’Enea Azs Poznan, sempre in A1.
La nuova giocatrice del San Salvatore è stata spesso selezionata nelle nazionali giovanili della Polonia. Nel 2019 ha partecipato al Campionato Europeo Under 16, mentre la scorsa estate ha disputato la massima rassegna continentale Under 18 facendo registrare quasi 14 punti di media.
Una volta terminato il campionato di Serie A2, Makurat volerà negli Usa per giocare il campionato NCAA con l’Università di Vanderbilt (Nashville). Recentemente è stata inclusa nell’NBA Academy Women’s Program.
In campo indosserà la canotta numero 41.
«Siamo felici di completare il roster con una giocatrice giovane e promettente – afferma il presidente Marco Mura – ringrazio i genitori di Agata e Ola e anche il nostro main sponsor Giuseppe Buluggiu, che si è adoperato subito con grande determinazione per permetterci di sistemare la squadra.»
«Le mie due sorelle hanno iniziato la stagione qui in Sardegna – commenta Agata Makurat – nel profondo volevo stare vicino a loro. All’inizio era soltanto un pensiero, che si è trasformato in realtà in seguito all’infortunio di Ola. È successo tutto talmente in fretta che mi è sembrato quasi irreale, ma alla fine ho deciso di adattarmi al cambiamento. Ola? Penso sia molto forte mentalmente, ma nonostante ciò cerco di aiutarla ogni giorno per rendere più agevole il suo percorso di recupero. Gli alti e bassi sono normali, ma una cosa è certa: insieme siamo più forti. Non credo sia giusto dire che la “sostituirò”, semplicemente mi concentrerò per fare il miglior lavoro possibile sul campo aiutando la squadra a raggiungere i suoi obiettivi. Porterò il mio spirito competitivo e, al tempo stesso, gioioso. È qualcosa che io e Ola abbiamo in comune. Come mi descrivo? Una volta una persona ha usato queste parole sul mio conto, e le userò come citazione: lunga e longilinea, agile nei movimenti. Tocco morbido e rilascio di palla rapido. Abile nel leggere la difesa ma anche istintiva, sa attaccare bene in transizione. La nuova avventura? Sarà stimolante, innanzitutto, affrontare il cambiamento culturale, a cominciare dalla nuova lingua e dall’ambiente. Sono felice di poter vivere la mia prima stagione all’estero circondata dalle mie sorelle prima di trasferirmi negli Usa. Andare a Vanderbilt per diventare una studentessa-atleta è un sogno che diventa realtà, ma richiederà anche molto coraggio. Ci penserò a tempo debito, ora voglio concentrarmi sulla mia nuova squadra. Il tempo trascorso qui sarà molto prezioso: da quando sono qui a Selargius ho avvertito un forte senso d’appartenenza, ed è un presupposto fondamentale per riuscire a far bene. Non vedo l’ora di scendere in campo a Umbertide e aiutare le mie compagne. Voglio anche ringraziare il club, che ha fatto di tutto per supportare sia me che mia sorella. La Techfind San Salvatore è incentrata sulle persone, qui tengono tutti al prossimo.»