La nuova Continuità territoriale aerea sarà operativa dal 17 febbraio prossimo, dopo l’apertura delle buste il 27 dicembre, e resterà in vigore per 18 mesi. Entro la fine del 2023 si potrebbe arrivare alla presentazione del nuovo bando, che dovrà essere il risultato di un grande lavoro, senza colori politici, che coinvolgerà tutti gli attori in campo per arrivare al miglior modello di continuità territoriale di cui i sardi hanno diritto. Un diritto sancito dalla Costituzione italiana e oggi rafforzato dall’inserimento del principio di insularità in Costituzione e su cui è necessario tenere alta l’attenzione. Lo ha affermato l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, che oggi è stato sentito in audizione dalla Commissione speciale per il riconoscimento dell’Insularità, presieduta da Michele Cossa, sul tema dell’accessibilità.
«La Continuità territoriale è il nostro ponte sullo Stretto – ha affermato il presidente Michele Cossa – un diritto essenziale per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna. Non stiamo chiedendo una regalia ma la possibilità di spostarci in Italia come possono fare i cittadini delle altre regioni. E’ vergognoso che lo Stato destini risorse così scarse per la continuità territoriale mentre la Spagna investe mezzo miliardo di euro per le isole Canarie e Baleari.»
«Bisogna partire da questo bando – ha spiegato l’assessore -, renderlo operativo e mettere in sicurezza la Sardegna e, poi, iniziare subito a lavorare su un nuovo modello sardo che sfrutti le migliori esperienze delle altre isole del Mediterraneo. Un modello che sia la sintesi di un lavoro unitario che veda seduti allo stesso tavolo la Giunta, tutto il Consiglio regionale senza distinzione di schieramento, le Università, le associazioni di categoria e le società di gestione, e che sia cucito sulle esigenze della nostra Isola. Un modello Sardegna che poi la Regione, insieme al Governo, dovrà difendere a spada tratta a Bruxelles.» «Perché – ha sottolineato Antonio Moro -, il Governo non può tirarsi fuori dalla partita sulla Continuità territoriale.»
L’assessore ha spiegato che il modello attuale è rigido e le situazioni di crisi che si sono verificate negli scorsi giorni sono dovute a una errata stima fatta da Bruxelles, che ha sottodimensionato le reali esigenze della Sardegna. Moro ha però evidenziato che, coinvolgendo i vettori e tenendo aperto un canale di comunicazione con l’Enac, si è riusciti a inserire da ieri sera 45 voli aggiuntivi per le festività natalizie, di cui 12 negli aeroporti del Nord Sardegna. Una ripartizione dovuta, ha spiegato Moro, ai dati sul superamento del 90 per cento della capienza che si è raggiunto prevalentemente a Cagliari, mentre negli altri due scali si sono registrati casi sporadici e in alcuni casi l’aeromobile ha superato di poco il 40 per cento dei posti occupati. Il limite di questo bando è che non è possibile programmare formalmente in anticipo l’inserimento di voli aggiuntivi, che possono essere richiesti nel caso di superamento del tasso di occupazione massimo. Secondo l’assessore, però, tenendo aperto il dialogo costruttivo con le compagnie aeree, situazioni di crisi come quelle di questo fine anno potranno essere scongiurate con interventi tempestivi. I commissari di maggioranza e opposizione hanno riconosciuto il merito dell’assessore di aver trovato una soluzione per la crisi dei voli del periodo natalizio e hanno espresso la disponibilità a lavorare per superare e migliorare l’attuale Continuità territoriale.