Un prezioso accrescimento culturale unito ad una sgambata e alla possibilità di conoscere una nuova disciplina sportiva. E’ andata in archivio con il segno più l’edizione 2022 di “Sardegna Integrata – Manifestazione Esperienziale”.
La kermesse, organizzata dal Comitato regionale dello CSEN Sardegna, grazie al sostegno dell’assessorato del Turismo della Regione Sardegna e in collaborazione con il comune di Borutta, ha visto protagonisti numerosi ragazzi con disabilità intellettive e relazionali con il coinvolgimento di diverse associazioni del territorio.
Un vero e proprio turismo esperienziale. Il week end appena trascorso è iniziato con il football integrato. Venerdì mattina i ragazzi si sono cimentati in un’esibizione davanti agli studenti delle scuole superiori di Thiesi, particolarmente incuriositi dalle regole e dalla capacità di questo sport di coinvolgere a pieno regime tutti i protagonisti della contesa.
Nel pomeriggio, come da programma, il primo atteso appuntamento per le vie di Borutta. Grazie al prezioso supporto della guida turistica, il professor Salvatore Ferrandu, i ragazzi hanno visitato il centro storico del piccolo paese del Meilogu, ne hanno scoperto le peculiarità. La curiosità è stata massima quando, per l’occasione, è stata inaugurata la mostra “Sa Berturha”, la bisaccia, elemento di tradizione centenaria e oggetto di uso quotidiano per le genti del territorio.
Consumata, sabato, la nuova mattinata di football integrato, il pomeriggio c’è stato spazio per la visita alla cattedrale di Sorres, all’antica bottega del falegname e, soprattutto, per l’appuntamento con la mostra medievale delle armi e delle torture, altro momento in calendario atteso dalla numerosa comitiva.
Domenica, la santa messa in cattedrale ha calato il sipario su una tre giorni intensa che rimarrà, c’è la certezza, nel cuore dei tanti ragazzi coinvolti e nei ricordi dei loro accompagnatori, che hanno potuto conoscere le meraviglie di un territorio che merita ancor più ampia valorizzazione.
«E’ stato un evento per noi molto importante – fa sapere Francesco Corgiolu, presidente CSEN Sardegna – siamo riusciti a proseguire un’esperienza unica per i nostri ragazzi, per la prima volta a Borutta. Ringrazio l’amministrazione comunale per la fattiva collaborazione e la Regione Sardegna per il prezioso sostegno all’iniziativa.»
«Il territorio è aperto ad ogni tipo di integrazione sociale – aggiunge Renzo Solinas, vice sindaco di Borutta – le nostre strutture sportive, ma non solo, saranno sempre a disposizione per questo tipo di iniziative. Confidiamo di ripetere in primavera questa bella esperienza di cultura, sport e integrazione sociale. Ne giova il nostro territorio, coinvolto in un inarrestabile processo di spopolamento.»