Stop alle gare con il maggior ribasso e maggiore attenzione alla qualità. Che deve riguardare sia quella del lavoro, sia dei servizi, continuando con una gestione innovativa e un monitoraggio della qualità e partecipazione dell’utenza. A quattro anni dalla sua costituzione l’Osservatorio territoriale di Cagliari sugli appalti pubblici fa un primo bilancio. L’occasione è stata l’iniziativa promossa da Legacoop Sardegna, Osservatorio territoriale sugli appalti pubblici, Agci, Confcooperative e organizzazioni sindacali, dal titolo “Pubblica amministrazione e cooperazione sociale: per appalti e servizi di qualità. Gli affidamenti dei servizi sociali nelle Linee guida Anac 17/2022”. Giornata di studio e approfondimento in cui è stato fatto il “punto” sullo stato degli appalti nell’isola.
«Quattro anni non facili – ha detto in premessa Andrea Pianu, responsabile regionale e vice presidente nazionale di Legacoop sociali – gli ultimi due segnati dalla pandemia. Nel corso dell’iniziativa è stata posta l’attenzione al sistema degli appalti, all’estenalizzazione dei servizi da parte della pubblica amministrazione. «La qualità delle risposte ai bisogni dei cittadini, in campo sociale, assistenziale e sociosanitario, dipende dalla relazione virtuosa tra Pubblica amministrazione e una parte fondamentale del terzo settore, la cooperazione sociale – ha argomentato Andrea Pianu -. Da questa relazione virtuosa dipende anche la qualità, la dignità e il riconoscimento del lavoro professionale degli operatori che sono chiamati a progettare ed erogare i servizi.»
L’attenzione dell’Osservatorio si è concentrato su alcuni aspetti fondamentali che riguardano le risorse «funzione dell’applicazione del CCNL e del riconoscimento degli oneri di gestione delle imprese sociali – Imprese che devono garantire continuità e sostenibilità»; continuità del servizio e del lavoro in funzione degli operatori e degli stessi utenti – ruolo della clausola sociale. E poi contrasto alle gare al massimo ribasso e l’attenzione a promuovere un effettivo utilizzo dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
«Rispetto a questi aspetti l’Osservatorio si è messo a disposizione delle imprese, del territorio, per valutare la coerenza delle procedure, eventualmente segnalando alle amministrazioni il nostro punto di vista.»
Nel corso dell’iniziativa poi interventi, testimonianze e pareri. Tra i partecipanti Letizia Cordella, Segreteria Tecnica dell’Osservatorio Territoriale sugli Appalti, Antonello Pili, Confcooperative – Federsolidarietà Sardegna, Alessia Labbadia, Ufficio Regolazione Contratti Pubblici ANAC, Luigi Gili, Avvocato e Academic fellow presso /’Università Bocconi.
«Il lavoro unitario tra cooperazione sociale e organizzazioni sindacali prosegue per garantire sempre più appalti pubblici e quindi servizi ai cittadini di qualità e professionalità – ha concluso Andrea Pianu -. Con l’osservatorio regionale che costruiremo nelle prossime settimane daremo il nostro contributo per una nuova programmazione dei servizi nei territori che, come indicato dallAnac, rappresenta il principale punto di partenza per rispondere con trasparenza ai bisogni dei cittadini.L’offerta economicamente più vantaggiosa deve diventare realmente il criterio per gli affidamenti contrastando qualunque logica che anche surrettiziamente mira alla reintroduzione delle gare al minor costo.»