«È importante riuscire a ridurre le opposizioni alla donazione per abbassare quel gap che ancora separa il numero dei donatori e il numero dei pazienti in lista di attesa per un trapianto.»
Con questo auspicio, espresso dalla dottoressa Paola Murgia, referente dei trapianti per l’Aou di Sassari, si è aperta ieri una nuova edizione di “Natale in corsia”, il consueto appuntamento natalizio organizzato dall’associazione Prometeo, nella sala riunioni al settimo piano del Santissima Annunziata.
Un incontro che l’associazione realizza ogni anno, da una parte, per ringraziare gli operatori sanitari dell’ospedale per l’attività e le cure rivolte ai pazienti trapianti; dall’altra per mettere al centro dell’attenzione il tema delle donazioni di organi e rimarcare l’importanza di un gesto così prezioso, in grado di donare la vita.
«In questo periodo di feste – ha detto Marco Di Battista, rappresentante locale dell’associazione – ricordiamo la nascita di Gesù. Noi vorremmo anche celebrare quella che per noi trapianti è una vera e propria rinascita.»
Sulla questione delle donazioni è quindi intervenuto il presidente regionale di Prometeo, Pino Argiolas, che ha rimarcato come sia necessario sviluppare la cultura della donazione.
«Sassari in questi anni ha dato davvero tanto. Bisogna proseguire – ha detto – con le attività di comunicazione nelle scuole. La cultura della donazione va alimentata, deve crescere ogni giorno.»
Pino Argiolas ha quindi sottolineato la necessità di aumentare il numero delle visite pre-trapianto, in particolare per i nefropatici dializzati.
«La Sardegna è in grado di produrre tanti donatori – ha sottolineato Maria Cossu, direttore della Nefrologia, dialisi e trapianti dell’Aou di Sassari – l’impegno dei medici è davvero tanto. Ma è anche vero che i medici che lavorano in questo settore sono pochi, perché queste specialità vengono scelte sempre meno. Dobbiamo, invece, sensibilizzare proprio su questi temi, anche per potenziare la sanità pubblica.»
Sull’importanza della donazione e sulla bellezza del gesto quindi si è soffermato anche il cappellano del Santissima Annunziata, don Piero Bussu.
L’associazione ha quindi donato una targa celebrativa all’Aou di Sassari, per ringraziare l’azienda di viale San Pietro da una parte per il lavoro svolto per le donazioni di organi, dall’altra per l’attenzione verso i trapiantati di fegato, con l’attivazione di un ambulatorio a loro dedicato, per effettuare le visite di controllo anche a Sassari. L’ambulatorio è stato attivato a luglio del 2020, proprio nella prima fase della pandemia.
«Vogliamo così anche ringraziare medici, infermieri e Oss – ha detto ancora Marco di Battista – che nel periodo Covid hanno fatto davvero tanto. Noi non li vediamo come eroi ma come persone normali che fanno del bene.»
Il riconoscimento è stato consegnato dal rappresentante locale di Prometeo nelle mani della dottoressa Paola Murgia.
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