La Commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge sul turismo escursionistico firmata dal presidente dell’organismo consiliare Piero Maieli (Psd’Az) e dal consigliere regionale del Partito democratico Salvatore Corrias.
Il testo, composto da 10 articoli, dovrebbe approdare in aula subito dopo l’approvazione della manovra finanziaria. La proposta di legge ha ottenuto il via libera dall’assessorato all’Ambiente: «Accogliamo con molto favore il provvedimento – ha detto durante l’audizione di questa mattina il direttore del Servizio Tutela della natura e Politiche forestali dell’Assessorato Giuliano Patteri – una norma che colma un vuoto legislativo di anni e che permetterà di migliorare la rete escursionistica della Sardegna». In Sardegna esiste una rete escursionistica di circa 2.000 km che presto si estenderà a circa 3.000 km, il tavolo tecnico regionale ha elaborato alcune proposte di modifica della legge n.16 del 2017 al fine per la valorizzazione turistico-ricreativa delle aree naturali dell’Isola. In particolare, sono stati chiariti i concetti di bivacco turistico “fisso”, riferito a strutture mobili come i pinnetos o barracos, e “mobile”, inteso come area di sosta temporanea per escursionisti dove si potrà dormire col sacco a pelo. Escluso invece l’uso della tenda. Definito anche il concetto di “rifugio escursionistico” che comprende gli immobili di proprietà dell’Agenzia Forestas (ex casermette complete di arredi e strumenti che consentono il pernottamento) situate fuori dai centri abitati. I beni censiti da Forestas riguardano, in particolare, 12 strutture dotate di tutti i comfort. Il direttore del servizio assessoriale Giuliano Patteri, a nome dell’assessore, ha chiesto alla Commissione di esplicitare meglio in legge la possibilità per l’Agenzia Forestas di gestire i rifugi escursionistici che si trovano nelle aree di sua competenza in modo da garantire continuità nelle attività di accoglienza nelle strutture.