Si tratta dProseguono, anche nella Sardegna Meridionale, gli interventi di Poste Italiane che consentiranno all’Azienda di raggiungere entro il 2030 l’obiettivo di ‘zero emissioni nette di anidride carbonica”.
Nei giorni scorsi, infatti, presso il Centro Smistamento di Cagliari-Elmas, in via Caduti di Nassiriya, è stata completata l’installazione di un nuovo sistema fotovoltaico, il più importante installato finora da Poste Italiane in Sardegna, composto da 1.000 moduli posizionati sul tetto della sede, di 4.730 Mq in totale, in grado di generale una potenza complessiva di 375 KWp, per una previsione di energia prodotta annualmente di circa 534.131 kWh, e che consentirà, una volta attivato, un risparmio in termini di emissione di anidride carbonica di circa 347 tonnellate annue.
Completato anche l’iter di richiesta di allaccio alla rete elettrica nazionale, l’impianto fotovoltaico entrerà a tutti gli effetti in produzione non appena Poste Italiane riceverà dal gestore della rete il riscontro sull’avvenuta connessione e la relativa autorizzazione a procedere con l’attivazione.
L’installazione del sistema fotovoltaico posizionato presso il CS di Cagliari-Elmas fa parte di un progetto di Poste più ampio che prevede l’installazione di impianti con una potenza media di circa 50kWp per un perimetro di potenza complessiva pari a circa 19MWp, intervenendo su siti di medie e grandi dimensioni tra cui uffici postali, sedi direzionali e centri di meccanizzazione postale. Il numero dei pannelli installato da Poste Italiane è specifico per ogni impianto fotovoltaico, nel rispetto della taglia degli immobili e delle caratteristiche tecniche.
«A conferma della rilevanza dei temi ambientali per la nostra strategia, Poste Italiane diventerà un’azienda a zero emissioni nette entro il 2030 – aveva ricordato l’amministratore delegato Matteo Del Fante in occasione della presentazione del piano strategico “24 S.I.” – l’impegno che abbiamo assunto per la sostenibilità e l’innovazione è un supporto importante per raggiungere gli obiettivi del Paese e dell’Europa per una ripresa economica sostenibile, in linea con quanto programmato nel Recovery Plan.»