«La Sardegna e Cagliari non potevano celebrare in modo migliore la Giornata della Memoria se non inaugurando questa testimonianza della nostra amicizia con Israele e del nostro perenne, doloroso, straziante ricordo delle vittime della Shoah.»
Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, inaugurando stamane a Cagliari il Giardino dei Giusti di Sardegna, nel Palazzo Siotto, dove sono state affisse targhe commemorative in onore di coloro che, sfidando le leggi razziali e l’orrore delle deportazioni nazi-fasciste, aiutarono ebrei a salvarsi.
Erano presenti tra gli altri l’arcivescovo di Cagliari mons. Giuseppe Baturi, il presidente della Fondazione Siotto Aldo Accardo ed il vice ambasciatore di Israele Alon Simhayof.
«Siamo orgogliosi – ha detto il presidente Christian Solinas – di poter vantare i nostri Giusti, i Sardi che contribuirono a salvare vite dalla barbarie.»
Il presidente ha rivolto un particolare ringraziamento a Mario Carboni ed all’associazione Chenàbura, che anima il mondo culturale con un prezioso riferimento alla millenaria cultura ebraica, all’immenso patrimonio spirituale lasciatoci in eredità dal popolo di Israele. Le targhe ricordano Carmen Atzeri, Salvatore Corrias, Suor Giuseppina De Muro, Francesco Loriga, Bianca Ripepi, Girolamo Sotgiu, Vittorio Tredici.
«Abbiamo il dovere – ha detto il presidente Christian Solinas – di riflettere e ricordare l’orrore e le atrocità di cui è stato capace l’uomo in un passato che non è poi così lontano da noi, e trovare la forza e la determinazione per far sì che il seme insidioso e aberrante dell’antisemitismo e dell’odio non trovi mai più terreno ove attecchire. Offenderemmo la memoria di tutti quegli innocenti portati alla morte – bambini, donne, uomini, anziani – se consentissimo al presente di mettere da parte il passato. Quella odierna deve essere una giornata di profonda riflessione che ci impegna non solo a tramandare la memoria della Shoah, ma anche a riflettere sulle sue radici e sulle sue terribili conseguenze.»
«Guardiamo con speranza e fiducia ai giovani, capaci di costruire ponti contro la violenza e di alimentare la cultura del dialogo e la pace, debellando una volta per tutte il germe dell’antisemitismo, della discriminazione, dell’intolleranza, per la creazione di una società libera e aperta, improntata al rispetto della dignità di ogni essere umano e che sappia fare della pace e della fratellanza valori vivi, imprescindibili e insuperabili. Questa bellissima e storica mattinata – ha aggiunto il presidente Christian Solinas – vuole essere orientata però anche al futuro, e in particolare al consolidato rapporto di amicizia tra la Sardegna e Israele, cementato da recenti appuntamenti. Vogliamo intensificare questo scambio, questa amicizia che prosegue da millenni. Guardiamo, dunque, al passato, onorando le figure di coloro che a rischio della propria vita salvarono gli ebrei dall’olocausto, ma guardiamo anche al futuro nella certezza che la preziosa amicizia tra la Sardegna e Israele possa rappresentare una grande occasione di arricchimento culturale e spirituale.»