Il Consiglio regionale ieri, nell’ambito della discussione sulla Legge di stabilità 23-25 all’esame dell’Aula (Articolo 2), ha approvato l’emendamento della Giunta che, attraverso l’adeguamento dei Puc consente una corretta pianificazione dello sviluppo dei territori. Al tal fine, sono stati stanziati 9 milioni nel triennio per consentire ai Comuni di adottare gli strumenti urbanistici adeguati al Piano paesaggistico regionale, Ppr, e al Piano stralcio per l’assetto idrogeologico del bacino unico regionale, Pai.
«La tutela del territorio e del paesaggio e la loro sicurezza sono obiettivi che questa Giunta ha perseguito fin dall’inizio della Legislatura, recepiti nei numerosi provvedimenti adottati e nelle misure di carattere economiche che si sono dimostrate un valido supporto per rendere i territori più sicuri, fruibili, accessibili – ha spiegato il presidente della Regione, Christian Solinas -. Sostenendo i Comuni nell’adeguamento dei propri strumenti urbanistici la Regione si dimostra ancora una volta attenta alle necessità dei Comuni, soprattutto dei più piccoli, e pronta a intervenire per garantire quella pianificazione strategica che tiene conto dell’espansione dei centri urbani e delle trasformazioni dei territori.»
Le risorse sono ripartite sul triennio: 3 milioni per l’annualità in corso e altrettante per il 2024 ed il 2025.
«La modernizzazione dei territori e la loro attrattività dipende anche dalla pianificazione strategica che chi li governa attua in chiave di sviluppo sostenibile, nel rispetto degli obiettivi del Piano paesaggistico regionale», ha evidenziato l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Giuseppe Fasolino, ricordando la necessità e l’urgenza di sostenere quanto più possibile gli Enti locali nel loro processo di sviluppo.
«Si tratta di un intervento di notevole importanza in un momento delicato, perché proprio a causa della mancanza di risorse molti Comuni non sono in grado di avviare i procedimenti per l’adeguamento dei Piani Urbanistici Comunali – ha spiegato l’assessore degli Enti locali, Aldo Salaris – grazie a questo contributo la Regione si fa portavoce degli interessi dei territori.»