La promozione di un turismo “lento”, immersivo e sostenibile tra patrimonio storico e culturale, natura incontaminata e alta qualità di vita.
Con queste prerogative il comune di Tempio Pausania è entrato a far parte dei ‘Borghi più belli d’Italia’, che riunisce in un circuito turistico di eccellenza Comuni che si distinguono per l’alta qualità dell’accoglienza turistica, della manutenzione e dello sviluppo. Un riconoscimento prestigioso per il capoluogo gallurese e per il suo ricco patrimonio architettonico, storico, artistico e paesaggistico, ma anche un prezioso strumento di promozione e valorizzazione.
«Siamo molto orgogliosi di questo importante riconoscimento – ha dichiarato il sindaco Gianni Addis – ed è nostra intenzione cogliere tutte le occasioni che potrà offrirci far parte della rete dei Borghi, un vero e proprio circuito virtuoso grazie al quale realtà come la nostra hanno possibilità di interagire, confrontarsi e crescere.»
«Crediamo nella capacità dei piccoli centri di generare economia e sviluppo sostenibile come possono confermare anche i tanti progetti di rigenerazione urbana che stiamo portando avanti in questi anni – ha sottolineato ancora il primo cittadino tempiese – per i quali intendiamo continuare ad investire in modo sempre più consistente.»
«Abbiamo dedicato un grande impegno alla candidatura di Tempio alla rete dei Borghi più belli d’Italia perché condividiamo i valori e gli obbiettivi dell’Associazione – ha sottolineato l’assessora del Turismo, Elizabeth Vargiu – ma siamo consapevoli che questo riconoscimento che ci inserisce in un circuito turistico di eccellenze italiane non è un punto di arrivo, ma di partenza, di un percorso di valorizzazione, di obiettivi di qualità da raggiungere assieme alla Città e a tutti i nostri concittadini.»
«Il “turismo delle radici”, che costituisce uno dei valori primari della rete dei Borghi più belli d’Italia – ha spiegato il rappresentante dell’omonima Associazione Franco Cuccureddu anche per rispondere alle critiche di alcuni che hanno colto una valenza negativa e limitativa nel termine ‘borgo’ – non è semplicemente un’operazione a carattere turistico-culturale ma uno strumento strategico che consente alle amministrazioni locali che fanno parte della rete dei piccoli centri e alle aree interne di ricevere un sostegno concreto, con investimenti mirati, di creare lavoro, benessere per le comunità residenti e particolarmente per le giovani generazioni.»
Antonio Caria