Quando il web da strumento e opportunità diventa un pericolo, a rischiare di più sono i minori, spesso vittime di cyber bullismo. Per capire questo triste fenomeno e cercare di prevenirlo e contrastarlo, il Comune di Sennori ha aderito al progetto “Cittadini Digitali”, sviluppato dall’Associazione Babele con il coinvolgimento l’Istituto Comprensivo di Sennori, l’istituto Comprensivo di Li Punti ed il Canopoleno di Sassari e finanziato dalla Fondazione di Sardegna. I risultati del progetto, appena concluso, saranno illustrati giovedì 9 febbraio, alle ore 16.00, all’Auditorium “Antonio Pazzola”, nel Centro culturale di via Farina, a Sennori.
Con il progetto “Cittadini Digitali”, gli studenti, sotto la guida di educatore ed esperti, hanno analizzato e discusso storie di cyber bullismo, viste e vissute, intraprendendo così un percorso che li ha portati a sviluppare una maggiore consapevolezza dei rischi della vita online, e individuando possibili strategie per evitare o limitare i danni creati dalle aggressioni che possono arrivare dalla rete.
Ogni classe coinvolta ha inoltre creato un proprio Manifesto scolastico, con consigli utili per stare meglio in rete, rivolto non solo ai coetanei, ma anche alla comunità in generale. Gli opuscoli prodotti, oltre a essere stati distribuiti a centinaia di ragazzi e genitori delle tre scuole, sono anche consultabili in formato digitale sul sito web cyberpicaro.org.
Dalle indagini sul territorio, condotte dall’Associazione Babele nella provincia di Sassari tra il 2014 e il 2022, risulta che il 46% degli studenti di età compresa tra 11 e 13 anni ha subito azioni denigratorie in rete. Un fenomeno che non risparmia i più piccoli, con il 50% dei bambini di 10 anni che soffre la stessa situazione. Le forme di aggressioni online più diffuse sono le molestie attraverso messaggi sul telefonino e la pubblicazione in rete di commenti offensivi e pettegolezzi. Rabbia, imbarazzo, solitudine e isolamento sono invece gli stati d’animo che più frequentemente affliggono la vittima.
Attorno all’analisi di questi dati ed alle varie implicazioni del cyber bullismo si svilupperà il convegno del 9 febbraio, con lo scopo di informare non solo gli studenti e le giovani generazioni, ma anche gli adulti, sui rischi del web e sugli strumenti per difendersi.
«Il cyber bullismo è un problema molto complesso. Il web è un ottimo strumento lavorativo e anche di divertimento, ma abbiamo tutti bisogno di guide che ci aiutino a fare in modo che internet non diventi un’arma che possa colpire i più deboli come bambini e adolescenti», commenta il consigliere comunale di Sennori con delega ai Servizi sociali, Pietro Sassu, che insieme con il vicesindaco, Elena Cornalis, e le assessore Roberta Piredda (Politiche giovanili) e Leonarda Casu (Pubblica istruzione), ha organizzato il convegno; “Il progetto dell’Associazione Babele è, in quest’ottica, uno strumento fondamentale per comprendere come questo pericoloso fenomeno si sta sviluppando ed è vissuto tra i giovani del nostro territorio”.