Una pizza tutta sarda, con materie prime e prodotti stagionali locali, certificati e tracciati. Nasce la agri pizza a km 0 del Mercato Campagna Amica di Oristano che sarà presentata domani, a partire dalle 10.30, presso il mercato Campagna Amica del San Martino di Oristano dove saranno cucinate le prime tre pizze al casizzolu, al carciofo spinoso e al fungo pleurotus. Partner dell’iniziativa lo chef-pizzaiolo Luigi Musilli, che cucinerà i prodotti in loco con un piccolo forno a legna. Esperienza pluridecennale, Luigi Musilli, chef laziale residente in provincia, con Campagna Amica Oristano ha studiato una formula per un pizza genuina a misura dei prodotti del mercato contadino oristanese.
«Partendo dalla qualità e sapidità dei prodotti del mercato – afferma lo chef Luigi Musilli – abbiamo studiato e provato varie tipologie di pizze, abbinando l’utilizzo del lievito madre e delle farine sarde, valorizzando quella di grano duro.»
La prima innovazione parte proprio dalla farina per l’impasto: l’80% composta di grano duro ed il 20% da farine di grano tenero, tutte rigorosamente sarde. Farine e certificazione fornite dal Mulino Bruno Sulis di Samugheo. L’abbinamento del lievito madre attribuisce un ulteriore valore aggiunto. Le pizze seguiranno la stagionalità dei prodotti del mercato e gradualmente verranno proposte e vendute anche altre tipologie nei vari mercati Campagna Amica della Provincia.
«Faremo un agri street food di qualità – aggiunge il direttore provinciale Coldiretti Emanuele Spanò -. Abbiamo pensato ad un prodotto locale, agricolo e stagionale, dove la qualità e la freschezza dei prodotti viene garantita dalle forniture degli stessi produttori ed il resto è certificato con prodotti locali e regionali. Prodotti che verranno controllati e verificati a garanzia dei consumatori, procedura utilizzata per tutte le vendite che si effettuano nei mercati.»
«Si tratta di un nuovo prodotto – sottolinea il presidente Coldiretti Oristano, Giovanni Murru – che arricchirà l’offerta dei nostri mercati in stretta relazione con le produzioni del territorio. Un altro passo avanti nella valorizzazione del lavoro delle nostre aziende.»