Dopo il si del ministero dell’Ambiente, manca manca solo il via libera della Regione per il rigassificatore di Giorgino. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di stoccaggio e rigassificazione con una struttura in banchina per la connessione e lo scarico del GNL dalle navi metaniere, un complesso di tubazioni criogeniche per il trasporto del fluido nell’impianto, un sistema di stoccaggio, pompaggio e rigassificazione di parte del GNL stoccato, oltre a una stazione per il filtraggio, la misurazione e l’odorizzazione del gas naturale, propedeutica e necessaria per l’immissione del gas nelle reti di trasporto.
«Chiediamo a Governo e Regione di ascoltare cittadine e cittadini e trovare una posizione diversa per il rigassificatore di Giorgino – sottolinea la deputata dell’Alleanza Verdi Sinistra -. Gli abitanti del villaggio pescatori sono preoccupati per la realizzazione del rigassificatore a ridosso delle abitazioni e dello svincolo della SS195 e noi con loro. Cittadine e cittadini si battono da anni per chiedere che venga individuata una diversa localizzazione del Terminal GNL. Vista l’estensione delle aree del Porto Canale e del Cacip, non sarebbe difficile trovare zone più adeguate, più lontane dalle abitazioni e dallo svincolo della strada statale litoranea 195.»
«Oltre che per la salute e la sicurezza dei cittadini, siamo preoccupati per l’operatività del Porto Canale, già profondamente in crisi – conclude Francesva Ghirra -. Non vorremmo che il nuovo impianto possa rappresentare un ulteriore ostacolo allo sviluppo economico-produttivo, naturalistico e turistico del compendio di Santa Gilla. A dicembre ho presentato un’interrogazione ai Ministri dell’ambiente, delle infrastrutture e della cultura sul tema – conclude Francesca Ghirra – lunedì ne depositerò una nuova per avere notizie sull’accordo Italia-Algeria sul Galsi e sull’opportunità di realizzare comunque il rigassificatore di Giorgino.»
Antonio Caria