«Il centrodestra sardo soffre di un evidente sdoppiamento di personalità. Un esempio: i rappresentanti degli stessi partiti che a Roma vogliono abolire il reddito di cittadinanza, a Cagliari fanno di tutto per individuare politiche assistenziali alternative arrivando addirittura ad approvare un inedito “reddito di residenza” destinato a chi sceglie di vivere in un piccolo comune. Altro che lotta all’assistenzialismo. Un altro esempio è, purtroppo, recentissimo. Due settimane fa il Consiglio, recependo diversi emendamenti provenienti anche dall’opposizione, ha autorizzato la regione ad acquistare i crediti relativi al superbonus edilizio. Si trattava di una delle poche cose giuste fatte dalla maggioranza in questa finanziaria. Sarebbe stata una piccola svolta per le imprese allo stremo che non sanno che farsene dei crediti che le banche non sono in grado di acquistare.»
Loi scrive, in una nota, Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale.
«La Giunta regionale ed il suo Presidente, nonostante fosse come sempre assente al dibattito in aula hanno reagito con il solito sensazionalismo. “Regione vicina a imprese e famiglie”, “La Sardegna, prima regione d’Italia a entrare nella partita Superbonus”. E poi, appena mercoledì scorso: “La Regione già al lavoro per dare gambe alla misura della Finanziaria”, “regione apripista”, “entro 90 giorni la delibera” – aggiunge Francesco Agus -. E invece, ieri, la doccia fredda. Il Ministro Giorgetti, collega di partito di Solinas presenta in Consiglio dei ministri e fa approvare un decreto legge per introdurre “il divieto, per le pubbliche amministrazioni, di essere cessionarie di crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali maturati con tali tipologie di intervento”. Game over, sembrerebbe.»
«I casi sono due, Presidente. O sapeva di questo indirizzo del Governo e nonostante tutto non ha ritenuto di informare i sardi, le imprese in crisi, le associazioni datoriali ed il Consiglio regionale. Oppure non sapeva niente e, per l’ennesima volta, il “governo amico” non l’ha considerata degno nemmeno di una telefonata – conclude il capogruppo dei Progressisti –. Non so quale delle due versioni sia peggio. Chiederemo di riportare in Consiglio regionale il dibattito su questo tema.»