Il lato sud del Molo Sant’Elmo di Cagliari potrà tornare ad essere fruibile per la sua legittima destinazione di approdo turistico.
Lo stabilisce un’ordinanza congiunta dell’Autorità di Sistema Portuale e della Capitaneria di Porto di Cagliari, che compie un passo deciso nel lungo processo di riqualificazione del waterfront cittadino.
Il provvedimento, emanato il 17 febbraio, ordina lo sgombero, entro il 20 marzo prossimo, di tutte le imbarcazioni da pesca professionale e degli altri natanti ormeggiati senza titolo negli spazi concessi, dal 2019, alla società Marina di Sant’Elmo.
Per i pescherecci, la naturale destinazione sarà la Darsena realizzata dall’AdSP a Sa Perdixedda che, già dal 2017, accoglie tutte le unità da pesca professionale. Per le altre imbarcazioni, invece, i proprietari potranno usufruire delle varie alternative per l’ormeggio e il ricovero disponibili nel golfo cagliaritano.
Scaduto il mese di tempo stabilito, le unità ancora presenti nella parte sud del Molo Sant’Elmo saranno rimosse forzosamente a cura dell’Autorità di Sistema Portuale. I legittimi proprietari avranno altri trenta giorni di tempo per rientrare nel possesso delle imbarcazioni, previo rimborso di tutti i costi sostenuti dall’AdSP per la rimozione ed il deposito dei mezzi. In caso di mancato reclamo, le unità, che entreranno nella disponibilità dell’Ente, saranno messe in vendita o smaltite.
«Con questa ordinanza congiunta poniamo definitivamente ordine ad una situazione non più sostenibile che si è protratta anche per troppo tempo e proseguiamo con la riqualificazione ed il riordino del lungomare di Su Siccu – dichiara Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna -. Un atto necessario, quello siglato congiuntamente con la Capitaneria di Porto, che ristabilisce la legalità e restituisce la piena disponibilità del bene demaniale legittimamente concesso alla Marina di Sant’Elmo. Confido nel buon esito della procedura e, in particolare, nel buonsenso dei proprietari delle imbarcazioni e dei pescherecci.»
Antonio Caria