Si è svolta questa mattina in Consiglio regionale, per la prima volta, la ‘Giornata regionale della donazione e del trapianto di organi e tessuti’, alla presenza del vicepresidente della Giunta regionale, Giuseppe Fasolino, del presidente del Consiglio regionale Michele Pais, dei consiglieri regionali, dei rappresentanti degli Enti locali e del Consiglio delle Autonomie locali, Cal.
Nel corso della cerimonia, a cui hanno partecipato anche i rappresentanti delle associazioni, delle scuole e gli operatori ed esperti del tema, è stato conferito il riconoscimento di ‘Ambasciatore e ambasciatrice sardi della donazione’ per il 2023, titolo consegnato dal vicepresidente Fasolino ai cittadini e agli Enti che si sono distinti nelle attività di formazione, sensibilizzazione, servizio e accompagnamento nel campo della donazione degli organi e dei tessuti.
È evidente e concreto l’impegno della Giunta Solinas nei confronti della realtà dei trapiantati, che va di pari passo con l’impegno civile, generoso e altruista, che si registra sul tema, dato che il tasso di donatori per milione di abitanti è in Sardegna superiore alla media nazionale e lo stesso trend positivo si riscontra anche nella donazione del sangue. Nell’ultima Manovra finanziaria è stato incrementato l’assegno mensile per i trapiantati di organi ma già nella Finanziaria per il 2022 erano stati estesi i benefici della legge regionale numero 11 dell’85, che prevede l’erogazione di sussidi economici da parte della Regione in favore dei nefropatici dializzati, a tutti i trapiantati di organo.
«Oggi la Sardegna, che detiene un primato importante sul tema, festeggia la vita – spiega il vicepresidente della Giunta Fasolino -. La donazione di organi è un infinito atto d’amore, oltre che di estrema generosità, che grazie ai progressi della scienza avvenuti nel campo dei trapianti, consente di restituire luce, speranza e vita a tante persone.»
«La Sardegna ha dato prova esemplare di sensibilità e altruismo, essendo terza tra le regioni italiane con un indice del dono del 66% rispetto alla media nazionale del 59%. È un risultato legato alla generosità del popolo sardo che deve andare di pari passo a una migliore efficienza della rete trapiantologica per fare in modo che sempre più cittadini sardi possano cogliere le opportunità di trapianto che arrivano direttamente dalla nostra Isola», ha spiegato l’assessore Carlo Doria manifestando la volontà di dare vita a una giornata apposita utile per avviare un censimento sulle persone che oggi nell’Isola hanno necessità di un trapianto.
La data individuata un anno fa, il 24 febbraio, per celebrare la ‘Giornata regionale della donazione e del trapianto di organi e tessuti’ istituita dal Consiglio regionale, è stata scelta in ricordo della tragedia aerea avvenuta nel 2004 sui monti di Sinnai quando l’equipe di cardiochirurgia del Brotzu, formata da Alessandro Ricchi, Antonio Carta e Gianmarco Pinna perse la vita mentre trasportava un cuore prelevato da una donatrice al San Camillo di Roma e destinato proprio a un trapianto salvavita a Cagliari.
Hanno ricevuto il titolo di “Ambasciatore sardo della donazione”, consegnato appunto dal vicepresidente della Giunta regionale, Giuseppe Fasolino, la trapiantata Renata Bacchiddu, la famiglia di Mathias Biscu di Oliena e Francesco Abate. Tra le Scuole sono stati premiati l’Istituto Scolastico Superiore “Michele Giua”. Tra le Associazioni hanno ricevuto il titolo l’Associazione Nazionale donazione di Organi – AIDO Sardegna Onlus, il Comitato regionale ANED Sardegna e l’Associazione ODV Elisa Deiana. Infine, i Comuni invitati a ritirare il riconoscimento sono stati Cardedu, Oliena, Nuoro.