Storia di un burattino che sogna di diventare un bambino “vero” e solo attraverso molte peripezie riesce infine a realizzare il suo desiderio, per l’ottavo e ultimo appuntamento con la XX edizione de “Il Teatro delle Meraviglie”, la storica rassegna dedicata a giovanissimi e famiglie organizzata dal Teatro Actores Alidos con la direzione artistica di Gianfranco Angei: oggi 26 febbraio, alle 18.00, nel Teatro Intrepidi Monelli in viale Sant’Avendrace n. 100 a Cagliari va in scena “Baracca & Burattori – con Pinocchio”, divertente e coinvolgente spettacolo del Teatro Tragodia, con drammaturgia e regia di Virginia Garau, anche protagonista sotto i riflettori insieme con Daniela Melis e Ulisse Sebis, per una moderna rilettura del capolavoro di Carlo Collodi.
“Baracca & Burattori” è il format inventato da Virginia Garau e dichiaratamente ispirato alla grande tradizione del teatro dei burattini, dove però al posto dei classici pupazzi con la testa di legno o di cartapesta agiscono degli attori in carne e ossa, che prestano volto e voce ai personaggi, affacciandosi sul palcoscenico in miniatura della “baracca”, in questo caso “mobile”, perché non solo si può spostare… ma addirittura “cammina”. In scena le trame più svariate, tratte da fiabe o canovacci, e reinterpretate in chiave comica, per il divertimento di grandi e piccini, con l’intento di far (sor)ridere e pensare: come uscite dalle pagine di un libro o da un copione, creature dell’immaginario, da Biancaneve a Cenerentola, da Alice a – come in questo caso – Pinocchio, si materializzano sotto gli occhi del pubblico e raccontano, o meglio “interpretano” (a modo loro) la propria storia.
Nel “Teatro delle Meraviglie” fa la sua comparsa Pinocchio, immortale e amatissimo burattino, al centro di un vero e proprio “romanzo di formazione” che si arricchisce di significati allegorici e simbolici, di riferimenti alla società e alla cultura dell’epoca ma anche a sentimenti e interrogativi “universali”. Qui il gioco del teatro nel teatro si fa più complesso, ma anche più “ludico”, perché l’eroe della storia rappresentata nella “baracca” è un per l’appunto egli stesso un burattino, o meglio una “marionetta”, che dovrebbe muoversi a comando, sospesa attraverso fili invisibili ma che invece “fugge” inseguendo un sogno di libertà…
“Baracca & Burattori – con Pinocchio” affronta «il tema della crescita individuale e del rispetto verso gli altri – sottolinea l’autrice e regista Virginia Garau -. Il nostro Pinocchio parte dall’incontro con il Gatto e la Volpe, e dal viaggio che lo porterà a diventare da marionetta a un vero bambino in carne ed ossa. Tra i personaggi, il Grillo Parlante, la Fata Turchina e Lucignolo, oltre a un possente e spassosissimo pescecane».
E ricorda: «Com’è nostro costume tutta la drammaturgia è ampiamente condita da divertentissime gags. Lo spettacolo è dedicato e costruito per i bambini nonostante Collodi non l’abbia scritto per essi, ma siamo comunque rimasti fermamente ancorati alla morale che l’autore ha conferito alla sua mirabile opera».
Un’occasione per riscoprire il libro di Carlo Collodi e rivivere insieme agli attori le tante avventure del burattino più famoso del mondo, con un’avvertenza: «La morale della favola è che non è una favola!», conclude Virginia Garau. La storia di Pinocchio insegna che «nella vita bisogna sempre essere buoni figli. Non basta essere buoni. E non basta essere figli. Bisogna scegliere un padre e seguire quello che dice per essere degni di diventare uomini, o per sempre saremo a metà: marionette senza fili, ma pur sempre marionette».