E’ urgente attivare le ingenti risorse finanziarie disponibili e non utilizzate sulle politiche attive del lavoro e della formazione. Alcuni interventi possibili e attivabili, risorse disponibili e lavoratori interessati. La CISL Sarda lancia un forte appello alla Giunta regionale perché in tempi rapidissimi si sblocchino le ingenti risorse finanziarie in capo ai programmi e alle misure di politica attiva del lavoro e della formazione professionale. La situazione del mercato del lavoro in Sardegna, nonostante alcuni del tutto insufficienti segnali positivi, risente infatti pesantemente delle criticità legate alla ripresa e alla riorganizzazione dei sistemi produttivi. Questa fase di profondi cambiamenti che stanno avendo pesanti ripercussioni sul mercato del lavoro, sui fabbisogni professionali espressi dai sistemi produttivi, sulla necessità di adeguare le competenze possedute dalle persone che lavorano e in cerca di occupazione, ha fatto sì che la Commissione Europea abbia proclamato il 2023 Anno europeo delle competenze. La CISL Sarda ha più volte sottolineato i rischi occupazionali e sociali derivanti dalla necessità di rispondere adeguatamente ai fabbisogni di competenze legati in gran parte all’innovazione di prodotto e di processo caratterizzanti le nuove sfide delle transizioni demografica, digitale ed ecologica. La strategia Europea per le “competenze, il lavoro e lo sviluppo” è attuata anche in Italia ed in Sardegna attraverso la programmazione e la realizzazione degli interventi legati alle ingenti risorse del PNRR, dei fondi derivanti dalla programmazione UE 2021-2027 (in particolare del fondo Sociale europeo FSE+), come anche della stessa legislazione regionale. Un’entità di risorse questa senza precedenti, che è urgente utilizzare con rapidità ed efficacia, rispetto ai bisogni della società sarda, sulla cui spendita si registrano però – al momento – ritardi inaccettabili. Per questi motivi il Sindacato chiede al Presidente della Regione, alla Giunta regionale e al nuovo assessore del Lavoro di adoperarsi per recuperare i notevoli ritardi predisponendo in tempi rapidi gli avvisi sui principali interventi e misure di politica attiva del lavoro e della formazione. In particolare, la CISL Sarda richiama: 1. Il PROGRAMMA GOL (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione M5, componente C1, tipologia “riforma”, intervento“1.1 Politiche attive del lavoro e formazione” – Programma nazionale per la Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori – GOL), che in Sardegna prevede una dotazione finanziaria di oltre 28 milioni di euro per l’anno 2022 e di circa di 2,5 volte superiore per gli anni 2023-2025, garantendo l’obiettivo, per la prima annualità, di “prendere in carico nel programma” oltre 23 mila utenti.
La CISL Sarda ritiene che il programma GOL rappresenti una fondamentale opportunità di “riforma” del sistema delle politiche attive e della formazione attraverso un nuovo approccio per garantire l’accesso ed il servizio necessario in modo particolare ai disoccupati, ai fruitori degli ammortizzatori sociali, alle donne ed ai giovani, ai soggetti fragili, per cogliere le migliori opportunità di lavoro fornendogli le competenze necessarie. Di particolare rilevanza rispetto all’entità dei “bisogni da soddisfare”, è l’analisi dei dati riportati nel Monitoraggio del Programma GOL realizzato da ANPAL – Sistema informativo Unitario – al 31 gennaio 2023: sono stati 48.995 i destinatari presi in carico dal programma in Sardegna da parte dei CPI di ASPAL. Rilevante risulta essere la distribuzione dei destinatari in base allo “status” nel mercato del lavoro con una percentuale del 12,8% di destinatari appartenenti al target dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza (RDC), il 5,2% al target di RDC+NASpI+DisColl, il 53,3% al target NASpI+DisColl ed il 28,7% al target altri disoccupati. Altro importante dato che si evince dal monitoraggio Anpal, evidenzia l’esito della “profilazione” dei destinatari rispetto alle misure previste dal programma GOL: 28.841 i destinatari inseriti nella misura 1 “Reinserimento Lavorativo”, 12.154 i destinatari inseriti nella misura 2 “Aggiornamento (upskilling)”, 6.968 i destinatari inseriti nella misura 3 “Riqualificazione (reskilling)” e 1.032 i destinatari inseriti nella misura 4 “Lavoro e inclusione”.
Allo stato però – nonostante la conclusione della fase di profilazione da parte dei CPI – restano ancora non attivate tutte le importanti azioni relative alla fase 2 del programma, con l’assegnazione e attivazione delle misure a catalogo, sia per i servizi per il lavoro che per la formazione, che dovranno essere erogate dai soggetti privati accreditati cosi come previsto dall’avviso pubblico dell’Assessorato regionale al Lavoro e Formazione Professionale editato a settembre 2022 Purtroppo, rispetto ad altre realtà regionali, l’avanzamento del programma risulta deficitario sia sul versante dei risultati per l’utenza – effettiva attivazione delle misure previste oltre l’assesment iniziale – sia per l’avanzamento della spesa – trattandosi di fondi del PNRR la corretta spendita e la rendicontazione delle quote di finanziamento annuali sono essenziali per la rendicontazione a livello nazionale. La CISL Sarda inoltre richiama l’attenzione sul fatto che non sia stata neanche prevista dall’avviso per l’anno 2022 l’attivazione della Misura 5 – Ricollocazione collettiva del PAR GOL Sardegna che è dedicata specificamente alle situazioni di crisi aziendale, tenendo conto della professionalità dei lavoratori coinvolti e del contesto territoriale di riferimento, con l’obiettivo di individuare soluzioni idonee all’insieme dei lavoratori stessi. La CISL ritiene fondamentale e necessario recuperare tempestivamente tale misura, preso atto del continuo ampliamento delle situazioni di crisi aziendali e di interi comparti in diverse aree dell’Isola. Insieme al Programma GOL è urgente avviare il PR FSE (Fondo Sociale Europeo)+Sardegna 2021-2027: la CISL sarda – preso atto dell’approvazione del programma che vede pressappoco il raddoppio delle risorse disponibili rispetto al precedente settennio – segnala la necessità di attivare alcuni interventi di carattere sociale e di politiche attive del lavoro con l’emanazione di appositi avvisi di cui si parla già da tempo. In questa direzione, sul versante sociale, è da avviare l’avviso ASSIST (Alleanze Strategiche per lo Sviluppo dell’Innovazione Sociale nei Territori), volto a finanziare progetti, portati avanti da reti territoriali, finalizzati a coordinare misure di inclusione e lotta alla povertà e per incentivare l’inclusione attiva, promuovere le pari opportunità, la non discriminazione e la partecipazione attiva e migliorare l’occupabilità, in particolare dei gruppi svantaggiati. Su questo versante si ritiene che un primo avviso, a carattere sperimentale, si connoti come intervento innovativo in termini di approccio al superamento delle problematiche della povertà attraverso il rafforzamento del lavoro in rete; primo avviso che dovrebbe avere una durata almeno biennale e uno stanziamento di almeno 15 milioni di euro. Comune denominatore per l’attuazione del Programma GOL e del FSE+ 2021-27 deve essere la semplificazione negli avvisi, nella erogazione delle attività e nella loro rendicontazione. E’ inoltre urgente intervenire sui tempi di spesa dei progetti, restringendo la forbice tra emanazione del provvedimento e raggiungimento dei beneficiari, una criticità che crea enormi ritardi sulla spesa regionale e compromette la funzionalità e la stessa attività del sistema pubblico e privato che deve garantire l’attuazione delle misure di politica attiva del lavoro e della formazione professionale. In questa direzione è però indispensabile, lo ripetiamo in sintesi, che la Regione: – attui una svolta coinvolgendo le rappresentanze sociali e gli enti locali nelle scelte più importanti della programmazione e attuazione del Piano di ripresa e resilienza e di tutta la programmazione unitaria, ivi comprese le risorse provenienti dai Fondi strutturali europei e dallo Stato; – provveda ad emanare gli avvisi sulle misure di formazione e politiche attive a partire dal programma GOL per i lavoratori del bacino degli ammortizzatori sociali e attivi la misura per le crisi aziendali (ricollocazione collettiva), attraverso la sottoscrizione degli appositi accordi previsti. – sostenga il sistema delle agenzie accreditate per i servizi al lavoro e la formazione che devono essere impegnate a garantire – insieme ai servizi pubblici – il raggiungimento degli obiettivi del programma GOL per destinatari, sistemi produttivi, comunità e territori. Su tutti questi temi è urgente che l’assessore regionale del Lavoro apra un articolato confronto sul merito e sulle modalità di rapida attuazione.
Gavino Carta
Segretario Generale CISL Sarda