È stato un grande successo di pubblico per la presentazione del progetto e del trailer del film indipendente Erdkinder girato in città dal regista sassarese Tore Manca Un progetto realizzato con poche risorse ma al tempo stesso curato in ogni minimo dettaglio, alla ricerca dell’immagine perfetta. Il regista, che ha scritto anche il soggetto, ha raccontato l’idea e il lavoro di preparazione e realizzazione che ha ruotato attorno all’opera che ha visto coinvolti diversi professionisti del cinema e tanti giovani di Tempio Pausania e non solo, girato in città e nei paesi vicini.
Il tema principale è quello del rispetto dell’ambiente, del contatto con la natura, del legame tra natura e infanzia e dell’importanza della foresta.
Siamo in una città: nel caos giornaliero in cui tutto è iper veloce: il traffico, le auto in coda, le persone in attesa del semaforo verde, il suono assordante della modernità urbana, la fila al supermercato. Le comodità, il consumo, la schiavitù dal progresso sono il motore della società contemporanea, dalla mattina alla notte senza interruzione. Alcuni bambini e ragazzi vivono e studiano fuori da ogni logica naturale, sotto una disciplina scolastica e familiare molto rigida. Non hanno mai visto un fiore o una foglia, non sono mai stati a contatto con la natura, e tutto quello che conoscono lo devono ai libri. Tra di loro tutto è incomprensibile, tra genitori e figli non esiste più dialogo verbale, ma solo gesti. La giovane protagonista tredicenne raccolti i pochi oggetti dentro uno zaino e, abbandonato il rumore domestico e il mutismo familiare, con enorme volontà raggiunge la foresta. Una fuga dal grigio della città, per riappropriarsi di un equilibrio sottratto, la foresta vista e vissuta come scuola e famiglia e l’acqua porta in sé il germe della vita. Si unisce a un gruppo di adolescenti, i verdi, che vivono nella foresta, immersi nella natura, lontano dalla scuola e dalla famiglia. Lì, tra il verde della foresta e il gorgoglio dell’acqua, imparerà nuove lezioni di vita.
Antonio Caria