«Il lavoro è dignità, libertà ed espressione di se stessi. Questo è un momento fondamentale di confronto per affrontare insieme la crisi del lavoro e intervenire sugli squilibri che producono emarginazione e povertà, ostacolando l’inclusione sociale. Un’occasione di dialogo per stringere un patto sociale di collaborazione per lo sviluppo e l’occupazione e ricostruire un clima di fiducia e speranza nel futuro. Occorre creare alleanze e sinergie tra le istituzioni per rilanciare l’economia e ridurre la povertà.»
Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, intervenuta al convegno della Cisl sarda “Il lavoro come contrasto alla povertà e per l’inclusione sociale”, tenutosi oggi a Cagliari nella sede del Seminario Arcivescovile.
«La crisi occupazionale è determinata da molti fattori – ha affermato l’assessore del Lavoro – acuita dalla pandemia e ulteriormente appesantita da un diffuso senso di sfiducia e di frustrazione e di crisi delle relazioni interpersonali. Oggi più che mai serve il contributo e le proposte del sindacato, delle organizzazioni datoriali e cooperativistiche, del terzo settore, dell’associazionismo e della Chiesa per creare nuove opportunità di lavoro e cooperazione. Per trent’anni mi sono occupata di politiche sociali come dirigente del Comune di Cagliari e so bene che il lavoro è un bene e un diritto fondamentale della persona. La povertà non si combatte solo con l’assistenzialismo, contro la povertà economica serve il lavoro. Da qui l’importanza di un sistema di welfare che non escluda l’assistenza a chi è veramente in difficoltà, ma sappia mettere in campo anche politiche attive del lavoro, educazione e formazione mirata.»
«Il mercato del lavoro si sta riprendendo – sottolinea l’assessore – Il lavoro c’è. L’ultimo rapporto Istat lo dimostra, ci dice che in Sardegna è aumenta l’occupazione e diminuita la disoccupazione. Un dato incoraggiante che dimostra che stiamo andando sulla strada giusta e che le politiche attive messe in campo dalla Regione funzionano. In un mercato del lavoro in continua evoluzione la vera sfida di oggi è quella di favorire sempre di più l’incontro tra domanda e offerta, come abbiamo fatto con il Job day Sardegna, l’evento itinerante nei territori che ha messo insieme imprese, giovani e disoccupati, e soprattutto potenziare i servizi per il cittadino e le imprese con l’adeguamento dei centri per l’impiego, che dovranno essere sempre più digitali e sempre più focalizzati al raggiungimento dell’obiettivo, che è appunto quello di trovare posti di lavoro con retribuzioni adeguate ai titoli, alle qualifiche e alle competenze dei lavoratori. Perché i cosiddetti lavoretti non possono essere considerati dignitosi.»
«L’assessorato del Lavoro è impegnato su più fronti – spiega l’assessore Ada Lai – formazione, lavoro, sostegno alle imprese in crisi, incentivi, supporto alla cooperazione, programmazione europea. La formazione, che in futuro dovrà essere sempre più mirata e professionalizzante, è uno degli interventi su cui abbiamo investito più risorse. Nello specifico, abbiamo stanziato 12 milioni di euro per il finanziamento di nuovi percorsi di istruzione e formazione professionale, alternativi ai percorsi di studio nelle scuole superiori per creare quelle professionalità mancanti e più richieste dal mercato. Ed è nostro dovere comunicare ai giovani il potenziale di questi corsi e l’importanza di una qualifica per inserirsi a pieno titolo nel mercato del lavoro. Siamo in prima linea anche nel sostenere i lavoratori nelle grosse crisi industriali attraverso gli ammortizzatori sociali e le politiche attive per il lavoro, come i cantieri occupazionali, per i quali sono stati messi a disposizione oltre 9 milioni di euro per il 2022 e altri 37 per il 2023 garantendo così una retribuzione adeguata ai lavoratori impiegati nei cantieri comunali. La Regione non lascia indietro nessuno. Con uno specifico Avviso abbiamo messo in sicurezza anche i lavoratori espulsi da anni dal mercato, destinatari di procedura di licenziamento collettivo, che saranno impiegati nei cantieri occupazionali.»
«L’inclusione sociale, infine – conclude Ada Lai – è uno degli obiettivi strategici della Giunta Solinas, in linea con le direttrici del FSE+ 2021-2027. Con una dotazione finanziaria complessiva di 744 milioni di euro, abbiamo destinato all’inclusione e alla lotta alla povertà il 27% delle risorse complessive (euro 192. 849.524,00). Nell’ambito delle misure di politica attiva del lavoro determinante sarà poi il Programma GOL Sardegna, il piano finanziato dal PNRR che guiderà l’azione della Regione Sardegna nei prossimi anni. Abbiamo a disposizione risorse ingenti, oltre 32 milioni di euro, che abbiamo la responsabilità e il dovere di investire bene e velocemente per non perdere il prossimo treno»