L’agnello è ancora il Re della tavola a Pasqua. A sostenerlo è il Consorzio di tutela dell’Agnello di Sardegna Igp che certifica circa l’85 per cento degli agnelli allevati dai pastori sardi.
A confermarlo la presenza dell’agnello nel 90 per cento dei punti vendita, dove hanno quasi tutti il marchio IGP.
«Questo dato ci dice che i cittadini per Pasqua vogliono portare a tavola l’agnello e lo vogliono sardo, garantito e sicuro», spiega il direttore del Contas Alessandro Mazzette impegnato a coordinare la vigilanza capillare che si sta effettuando per garantire e assicurare, allevatori e consumatori, sul rispetto dell’origine, delle modalità di allevamento e le caratteristiche organolettiche, fino al confezionamento.
«È la conferma che i cittadini vogliono portare a tavola il cibo naturale e locale, sicuro e garantito – afferma il presidente del Contas Battista Cualbu -. Prodotti, come l’agnello, che oltre ad essere sani e buoni, hanno una forte identità e legame con il territorio e la tradizione a differenza di quello sintetico, creato in laboratorio con cellule staminali in provetta, rifiutato da 7 italiani su 10 e adesso, grazie al disegno di legge approvato martedì scorso dal Consiglio dei ministri, non potrà essere prodotto e commercializzato in Italia.»
Antonio Caria