«Da circa un mese le porte del Centro di igiene mentale dell’isola di La Maddalena sono chiuse e i pazienti sono costretti a recarsi ad Olbia per sottoporsi alle visite e ai trattamenti periodici. A determinare la chiusura di una struttura diventata negli anni punto di riferimento per centinaia di pazienti e loro familiari ha contribuito fortemente il depauperamento del Centro di Salute mentale di Olbia, in cui prestano servizio i medici che per una volta alla settimana si recavano a La Maddalena garantendo il prezioso servizio. A causa della riduzione a sole quattro unità operative del Centro olbiese è diventato impossibile consentire la trasferta di due medici nell’isola maddalenina. Ad Olbia, infatti, al Csm vengono seguiti circa settecento pazienti distribuiti prima tra sette medici e adesso presi in carico soltanto da quattro, con inevitabili incertezze circa la disponibilità per gli appuntamenti.»
Lo dichiara il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, che aggiunge: «La situazione generale è quindi esplosiva, considerata la delicatezza delle patologie trattate, che necessitano di un supporto costante per evitare la sospensione anche solo temporanea delle terapie che comporta gravi scompensi per i malati, con un aggravio di costi a carico della sanità in quando si rende necessario un ulteriore ricovero nel reparto di Psichiatria».
«Così lo smantellamento della sanità continua ad intaccare i servizi territoriali essenziali della Sardegna – conclude Roberto Li Gioi –. Il Centro di Salute mentale è indispensabile a La Maddalena in quanto sull’isola l’incidenza numerica di questo tipo di patologie è molto elevata e non possiamo trascurare i fattori logistici che hanno un impatto ancora più pesante su pazienti affetti da problemi mentali.»
Antonio Caria