«Negli istituti di pena italiani mancano all’appello quasi 5.000 agenti, lo certifica la Relazione sulla performance 2019 del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, presentata nei giorni scorsi al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Per coprire questi posti vacanti, si potrebbe cominciare ad attingere dalle graduatorie degli ultimi concorsi fatti, nel 2018 e 2019, dove peraltro ci sono molti giovani sardi in attesa di chiamata.»
Lo afferma la deputata sarda del M5S, Mara Lapia, che ha depositato un’interrogazione al ministro della Giustizia, sollevando il problema della carenza di personale negli istituti di detenzione di tutta Italia.
«Il personale di Polizia penitenziaria è in forte affanno ovunque, anche in Sardegna come segnalato spesso anche dai sindacati», spiega Mara Lapia.
La situazione viene fotografata nella relazione sulla performance 2019: per il personale dell’amministrazione penitenziaria, comparto sicurezza, vi sarebbe una previsione di dotazione dell’organico pari a 40.975 unità. Ma ad oggi risultano presenti 36.009 unità, determinando di fatto uno scostamento pari a 4.966 agenti di polizia penitenziaria.
«La carenza di un numero sufficienti di agenti del comparto sicurezza crea situazioni potenzialmente esplosive, come abbiamo visto anche in questi mesi in diverse carceri della Penisola – prosegue la parlamentare – e considerato che, a fronte di questa insufficienza di poliziotti penitenziari, si registra un sovraffollamento della popolazione detenuta. Al ministro chiedo di attingere dalle graduatorie ancora in piedi, assumendo agenti e cercando almeno di ridurre una carenza di personale che è destinata a peggiorare: occorre innalzare i livelli minimi di sicurezza nelle nostre carceri e, al contempo, dare una risposta occupazionale ai tanti giovani in graduatoria, che solo per una manciata di punti non sono stati chiamati in prima battuta.»