Lodevole gesto solidale della Cooperativa Teatro e/o Musica che, con il sostegno della Fondazione di Sardegna, ha realizzato un video per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema attraverso una testimonianza delle arti musicali, teatrali, letterarie e coreutiche della Sardegna in favore dei ragazzi e le ragazze iraniani che vivono una travagliata fase della storia del loro Paese.
Il progetto ha coinvolto il Coro “Cappella Musicale don Gino Porcheddu”, il balletto “Estemporada”, il violista Gioele Lumbau, la cantante Carla Denule e l’attrice Maria Antonietta Azzu, interpreti di brani della cultura popolare sarda accomunati da un sentimento di vicinanza alla gloriosa cultura dell’Iran. Ogni artista coinvolto ha dato il suo personale contributo a titolo gratuito. La cooperativa ha messo a disposizione gli impianti audio luci e l’assistenza tecnica e logistica necessaria per la realizzazione della clip. In un teatro Verdi senza pubblico la compagnia danza Estemporada ha portato in scena una coreografia, curata da Livia Lepri, che ha raccontato la condizione di libertà negata delle donne iraniane schiave di un regime che non permette loro nessuna possibilità di libera espressione. Lo stesso messaggio di appello alla libera cultura per le giovani donne e i giovani uomini iraniani è stato lanciato dall’attrice Maria Antonietta Azzu ed è stato trasformato poi in canto attraverso l’interpretazione di Carla Denule e del coro don Gino Porcheddu e in melodia dal violista Gioele Lumbau. Il video clip da undici minuti girato e montato da Alessandro Spanu sarà diffuso su tutte le piattaforme social utilizzabili nel network mondiale, rendendo il messaggio di solidarietà universale. Per la pubblicazione è stata scelta simbolicamente la data del 25 aprile giorno significativo in cui ricorre l’anniversario della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista.
Il progetto ha coinvolto il Coro “Cappella Musicale don Gino Porcheddu”, il balletto “Estemporada”, il violista Gioele Lumbau, la cantante Carla Denule e l’attrice Maria Antonietta Azzu, interpreti di brani della cultura popolare sarda accomunati da un sentimento di vicinanza alla gloriosa cultura dell’Iran. Ogni artista coinvolto ha dato il suo personale contributo a titolo gratuito. La cooperativa ha messo a disposizione gli impianti audio luci e l’assistenza tecnica e logistica necessaria per la realizzazione della clip. In un teatro Verdi senza pubblico la compagnia danza Estemporada ha portato in scena una coreografia, curata da Livia Lepri, che ha raccontato la condizione di libertà negata delle donne iraniane schiave di un regime che non permette loro nessuna possibilità di libera espressione. Lo stesso messaggio di appello alla libera cultura per le giovani donne e i giovani uomini iraniani è stato lanciato dall’attrice Maria Antonietta Azzu ed è stato trasformato poi in canto attraverso l’interpretazione di Carla Denule e del coro don Gino Porcheddu e in melodia dal violista Gioele Lumbau. Il video clip da undici minuti girato e montato da Alessandro Spanu sarà diffuso su tutte le piattaforme social utilizzabili nel network mondiale, rendendo il messaggio di solidarietà universale. Per la pubblicazione è stata scelta simbolicamente la data del 25 aprile giorno significativo in cui ricorre l’anniversario della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista.
Antonio Caria