È stata un successo la serata organizzata dal festival Vicino Lontano di Udine, dedicata a ‘S’intelligèntzia de Elias’: un caso letterario dalla Sardegna’, l’ultima fatica letteraria dello scrittore e giornalista Giuseppe Corongiu che ha avuto modo di confrontarsi con due esperti della minoranza linguistica friulana: Gianluca Franco, romanziere anche lui, e Giancarlo Zanello, docente di letteratura minoritaria nell’ateneo locale.
“Il mio romanzo poteva essere scritto in qualsiasi lingua – ha sottolineato Giuseppe Corongiu – perché è espressione di una sensibilità totalmente globale e contemporanea, parla di futuro e di presente. È stato concepito in sardo per una precisa scelta personale, culturale ed artistica.”
L’elegante Sala del Popolo di palazzo D’Aronco, sede ufficiale del sindaco, era divisa a metà tra friulani e sardi, anche grazie alla collaborazione del circolo Montanaru e alla presenza, tra gli altri, di Domenico Mannoni e Vincenzo Spiga, esponenti storici dell’emigrazione sarda in Friuli. L’Arlef, Agenzia Regionale della Lingua Friulana, d’altro canto, che aveva voluto con convinzione l’iniziativa all’interno del cartellone di Vicino Lontano, ha favorito una nutrita presenza di pubblico locale e anche di tanti militanti friulanisti.
Antonio Caria