«La realizzazione dell’Einstein Telescope a Lula è diventato obiettivo dell’Italia intera.»
Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, a margine del convegno svoltosi questa mattina a Cagliari, con la partecipazione del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, del premio Nobel Giorgio Parisi, dei Rettori delle Università di Cagliari e Sassari, di una vasta delegazione di scienziati.
«Tutti noi uniti – ha detto il presidente Christian Solinas -, stiamo intensificando il nostro impegno, su tutti i livelli, da quello politico e istituzionale a quello scientifico, da quello nazionale a quello locale, per sostenere con forza e decisione la candidatura italiana, quindi il sito di Sos Enattos a Lula, ad ospitare l’Einstein Telescope. Quella di oggi è stata una tappa importante, verso il traguardo dell’ambizioso progetto che tempo fa abbiamo deciso di sostenere con entusiasmo e lungimiranza e che, passo dopo passo, sentiamo sempre più vicino. La pubblicazione della gara europea per la realizzazione dello studio di fattibilità tecnica ed economica della grande infrastruttura di Einstein Telescope ci proietta in una dimensione nuova, reale e concreta e pone le basi per la riuscita del progetto. Un progetto che, ha ribadito il Presidente, non potrebbe trovare luogo migliore: le caratteristiche della Sardegna rendono l’Isola la regione ottimale per la realizzazione di ET e il sito di Lula, in particolare, la scelta migliore.»
«Sono gli studi a dircelo, sono gli scienziati a rafforzare questa convinzione, e le analisi effettuate dai principali osservatori, tra cui gli esperti messi a disposizione dal Ministero, a confermarlo – ha aggiunto Christian Solinas -. La struttura geologica della Sardegna è estremamente stabile e l’attività sismica locale è pressoché inesistente; la roccia nella regione di Lula è costituita principalmente da graniti molto duri e stabili, un’ottima base per la costruzione delle infrastrutture sotterranee che si aggiungeranno a quelle esistenti. La zona presenta anche una densità abitativa tra le più basse d’Europa, promettendo un rumore antropico bassissimo. Caratteristiche straordinarie, condizioni ideali per ospitare il più grande e sensibile telescopio di onde gravitazionali mai realizzato prima, in grado di aprire orizzonti completamente nuovi nell’osservazione dell’universo.»