«Il settore sughericolo rappresenta un comparto economico rilevante e strategico: nell’Isola, infatti, si trova l’83% della copertura sughericola nazionale. In Sardegna, dove il 50% del territorio è forestale, dopo le leccete, le sugherete sono le più diffuse, occupando circa 140.000 ettari. Un elemento centrale per le politiche forestali regionali, sia per la sua importanza come filiera economico–produttiva che come elemento caratterizzante della Sardegna.»
Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, durante il convegno “Le opportunità del settore sughericolo nella programmazione 2023-2027”, in corso di svolgimento a Cagliari, organizzato dalla Rete rurale nazionale, in collaborazione con l’agenzia regionale Forestas e l’Associazione nazionale delle Attività regionali forestali (Anarf).
«La filiera del sughero interessa molteplici settori dell’attività regionale, ambiente, agricoltura e industria, perciò è necessaria un’efficace azione sinergica – ha aggiunto l’assessore Marco Porcu -. Nel nostro ordinamento regionale le politiche forestali sono di competenza dell’Assessorato dell’Ambiente, mentre nelle altre Regioni fanno riferimento all’Agricoltura, per l’importanza che la Sardegna ha attribuito al rapporto tra ambiente e sviluppo. Un aspetto che deve rappresentare un punto di forza perché garantisce una migliore integrazione con le politiche dello sviluppo sostenibile.»
«La Sardegna, che partecipa anche al tavolo nazionale per il comparto sughericolo, gestisce le sugherete e la pianificazione forestale attraverso Forestas, mentre Agris è incaricata della ricerca. L’impegno della Regione su questo fronte è massimo, anche per favorire la pianificazione di interventi a valere su fondi comunitari, nazionali o regionali che possano incidere sullo sviluppo del settore», ha concluso l’assessore regionale dell’Ambiente.