La Sardegna può imparare a vivere sfruttando l’enorme risorsa identitaria e archeologica dell’antica civiltà nuragica? È la domanda che si sono posti oggi 300 ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori di Isili che questa mattina si sono ritrovati al Centro di aggregazione sociale per capire a fondo e conoscere meglio la Storia del popolo sardo e le grandi opportunità di sviluppo che da lì possono scaturire.
Una mattinata di formazione promossa dall’Associazione “La Sardegna verso l’Unesco” con la collaborazione della Fondazione di Sardegna e dell’Ufficio scolastico regionale che ha visto la partecipazione del presidente dell’Associazione, Pierpaolo Vargiu, del sindaco di Isili, Luca Pilia, del vice presidente nazionale dei giovani per l’Unesco, Federico Porcedda, e del presidente del club Unesco Isili, Davide Marras.
Al centro dell’incontro i nuraghi e il loro potenziale di attrattività che nel Mediterraneo è comparabile solo con l’Egitto dei Faraoni e il percorso avviato dall’Associazione per l’inserimento dei monumenti dell’antica civiltà sarda nel patrimonio dell’umanità Unesco.
A guidare i ragazzi in un viaggio nel passato fatto di parole, immagini e video, è stato l’archeologo Nicola Dessì, che ha stimolato gli studenti con curiosità, dettagli, racconti.
«Abbiamo un’occasione straordinaria – ha spiegato il presidente dell’Associazione, Pierpaolo Vargiu – quella di capire meglio noi stessi e la nostra Storia e, partendo da lì, cogliere nuove opportunità di sviluppo per creare occupazione e crescita economica. Da questa consapevolezza nasce l’impegno dell’Associazione affinché il patrimonio della civiltà nuragica possa entrare nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco e sempre in questa cornice nascono le iniziative di formazione che ci vedono impegnati da tempo in tutta la Sardegna con l’obiettivo ambizioso ed entusiasmante – ha concluso Pierpaolo Vargiu – di trasferire tra i giovani conoscenze sempre più approfondite sul nostro passato e sull’inestimabile patrimonio di ricchezza che la Storia ci ha lasciato e che fa della Sardegna, con i suoi nuraghi, il più grande museo a cielo aperto del mondo.»
L’appuntamento di oggi a Isili è parte del più vasto progetto che vede l’Associazione impegnata con le scuole sarde. Dopo il Master Junior sulla civiltà nuragica, che ha coinvolto un buon numero di studenti delle scuole superiori sarde (e, per la prima volta, ha consentito di studiare la storia sarda con uno specifico modulo che si è svolto in Piemonte) e il successo delle iniziative che stanno pian piano interessando sempre più istituti scolastici sardi, l’appuntamento di conoscenza e crescita di consapevolezza si è trasferito a Isili per offrire ai ragazzi la possibilità di riflettere sugli aspetti e sulle potenzialità del patrimonio archeologico dell’Isola e dell’ambiente culturale in cui si è sviluppata e ha appunto prosperato l’antica civiltà dei nuraghi.