«Stanno andando velocissime e incontrollate le richieste di installazione di impianti eolici contrastate unicamente da amministrazioni e comitati preoccupati per quello che si sta confermando un vero e proprio assalto al nostro territorio.»
Lo dice Maria Laura Orrù, consigliera regionale del gruppo Alleanza Europa Verde – Sinistra – Possibile, che ha audito oggi, in V Commissione, il comitato SarcidaNO Difesa Territoriale.
«Siamo consapevoli che l’unica strada possibile sia quella della produzione energetica da fonti rinnovabili, ma la Regione doveva e deve governare il processo ed evitare in tutti i modi la giungla cui stiamo assistendo», ribadisce Maria Laura Orrù.
«Lo hanno detto forte e chiaro i referenti sentiti oggi in Commissione in un passaggio della relazione che facciamo totalmente nostra: non è accettabile una mole di progetti con tali impatti e tali dimensioni che non tenga in alcun conto un’attenta strategia energetica ambientale che permetta di centrare sia i target energetici e di sostenibilità ambientale fissati dalle politiche energetiche comunitaria, nazionale e regionale, sia gli obiettivi di sostenibilità economica e sociale necessari per il territorio – aggiunge Maria Laura Orrù -. Inoltre, in nessuna delle programmazioni finora emanate, risulta chiaro, a fronte di questo grande sacrificio in termini ambientali e paesaggistici, quali siano le dimensioni e le tempistiche delle dismissioni di impianti industriali sardi altamente clima-alteranti. Si chiede pertanto alla Regione di non provvedere alla autorizzazione di alcun nuovo impianto energetico finché non sarà operativa una programmazione puntuale di tali dismissioni.»
«Occorre insistere e pretendere una moratoria alle autorizzazioni e contestualmente una programmazione, basata su numeri, esigenze, consumi e sulle prospettive in tema energetico, perché l’energia diventi davvero un bene democraticamente fruibile e sostenibile. Abbiamo chiesto in V commissione una convocazione urgente dell’Aula per affrontare e trovare soluzioni a questa gravissima situazione e dare risposte a territori abbandonati a loro stessi e inermi di fronte alle speculazioni», conclude la consigliera regionale di Possibile.