«Caro ministro Salvini, Il livello di sopportazione dei sardi sulla continuità territoriale ha superato il limite di guardia e non si può accettare nulla di più.»
Silvio Lai, deputato del Pd, ha scritto al vicepremier Matteo Salvini, accompagnando la copia dell’interrogazione depositata sui costi dei biglietti delle navi da e per la Sardegna per i residenti e i non residenti.
Silvio Lai, deputato del Pd, ha scritto al vicepremier Matteo Salvini, accompagnando la copia dell’interrogazione depositata sui costi dei biglietti delle navi da e per la Sardegna per i residenti e i non residenti.
«Se il 5 agosto, per una settimana di meritate ferie, un sardo volesse partire per Genova pagherebbe un posto ponte in nave più di un viaggio aereo su Milano – ha aggiunto Silvio Lai -. È uno scandalo continuo con i sardi che a luglio e agosto sono sequestrati nella propria isola, dovendo pagare solo il trasporto in posto ponte, senza poltrona a 210 euro o un posto letto in cabina condivisa a 460 euro. Ma anche il sistema turistico è lesionato se per un posto ponte un non residente ad agosto arriva a pagare 280-300 euro. E poiché non si può arrivare a nuoto o in auto ecco che l’economia dell’isola non è nelle condizioni di competere con altre regioni e si trova agli ultimi posti nelle graduatorie di competitività delle regioni europee. Per questo ho chiesto con una interrogazione al ministro Salvini quali siano le condizioni operative della convenzione per la continuità territoriale, se ritiene che siano accettabili questi costi per i residenti e se non ritenga di intervenire in qualità di autorità responsabile della continuità territoriale marittima.»