Il corso, dedicato ai giornalisti (ai quali andranno cinque crediti formativi) ma aperto a tutti, si propone di approfondire il modo in cui l’informazione affronta il problema della povertà. Il titolo è: “I poveri non esistono. Le povertà della porta accanto”.
Nel mondo, ma anche dalle nostre parti si costruiscono i muri fatti di filo spinato e di indifferenza. I numeri sono agghiaccianti: con la pandemia e con le guerre, presto i poveri sul pianeta saranno oltre 2 miliardi, un quarto della popolazione mondiale. E, intanto, si affacciano i vecchi e i nuovi schiavismi, mentre le donne e i bambini sono quelli che pagano il prezzo più alto. Ma il mondo vuole davvero mettere fine alla povertà? O a qualcuno fa comodo che i Paesi poveri restino tali? E l’informazione è attrezzata culturalmente per raccontare questa realtà?
Introdurrà i lavori Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna. Interverranno Raffaele Callia, delegato regionale Caritas, Susi Ronchi, Associazione Giulia Giornaliste; Giuseppe Masnata, pediatra e presidente regionale UNICEF; Gianni Garrucciu, autore del libro “ I poveri non esistono”; Don Marco Statzu, direttore Caritas diocesana Ales-Terralba. Le conclusioni sono affidate a Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.