Sono stati rinnovati oggi a Oristano i vertici regionali dell’Associazione Nazionale Pensionati Agricoltori di Confagricoltura (ANPA). Riconfermati la presidente Francesca Maggino e il suo vice Giovanni Occhioni, entrambi pensionati che conducevano o conducono ancora le proprie attività: la prima un agriturismo nella marina di San Vero Milis e il secondo un’azienda cerealicola in agro di Aglientu.
I lavori, organizzati in due giorni con la formazione degli operatori provinciali del patronato Enapa di Confagricoltura e quindi con il rinnovo delle cariche sociali sarde, si sono svolti alla presenza del segretario nazionale ANPA, Angelo Santori, che ha illustrato il quadro generale in cui versa oggi il mondo dei pensionati e, in particolare, di quelli del comparto agricolo.
ANPA nazionale. «I pensionati del mondo agricolo sono nella maggior parte dei casi dei pensionati sulla carta, perché spesso continuano a lavorare o per la mancanza di ricambio generazionale in azienda (con i figli che hanno fatto scelte professionali diverse), e quindi per tenere ancora attiva l’impres.»
Lo ha detto il segretario nazionale dell’ANPA, Angelo Santori, nel chiudere oggi i lavori organizzati da Confagricoltura Sardegna. «Rispetto ai pensionati degli altri settori, gli agricoltori continuando a portare avanti il proprio lavoro, non hanno il problema di doversi trovare un nuovo impegno, si pensi ai lavoratori dei settori industriali o della pubblica amministrazione che devono affrontare un disagio anche di carattere psicologico e depressivo una volta abbandonato l’impiego, con costi elevati per la pubblica amministrazione. Sul piano economico questa categoria di pensionati – ha aggiunto Angelo Santori – percepisce al massimo 900 o 1.000 euro al mese, un’entrata che viene ridotta del 50% quando si continua a lavorare in azienda e che dal 2009 ha perso oltre il 5% in termini di potere d’acquisto a causa di una esagerata tassazione.»
ANPA regionale. «Essere pensionati del mondo agricolo in Sardegna vuol dire andare incontro a numerosi disagi che in altre regioni del Paese sono spesso meno gravosi. L’assistenza sanitaria, la viabilità e i collegamenti dai centri più piccoli di territori lontani da Cagliari o Sassari e dai servizi che queste città offrono vanno a rendere ancora più impegnativi i disagi per i nostri pensionati».
Lo ha detto la neopresidente dell’ANPA Sardegna, Francesca Maggino, che ha aggiunto: «Oggi dobbiamo lavorare affinché servizi, assistenza sanitaria, politiche della terza età e investimenti pubblici verso il sociale siano uno dei temi da inserire in cima all’agenda politica. La popolazione sarda e italiana ha sempre più pensionati, attualmente circa il 30% della popolazione che fra meno di venti anni arriverà a sfiorare il 40%. Ecco che quindi prima si interviene, in collaborazione con le organizzazioni sindacali di categoria, per studiare le migliori misure su tale fascia di popolazione e prima riusciremo a dare risposte a questi cittadini che ancora tanto possono offrire alla nostra società».