«La Diga di Cumbidanovu potrebbe essere inaugurata nel 2026. Ha avuto infatti esito positivo la gara per l’aggiudicazione dei lavori per il primo stralcio, che riguarda la realizzazione dello sbarramento con un progetto di 91 milioni di euro.»
La comunicazione arriva dal Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale che assicura tempi brevi per il termine della procedura e l’avvio dei lavori in cantiere.
«Non appena l’aggiudicazione diventerà efficace si procederà alla stipula del contratto e alla consegna del servizio di progettazione esecutiva e di esecuzione del primo stralcio dei lavori», spiega il presidente del Consorzio, Ambrogio Guiso.
«Non appena l’aggiudicazione diventerà efficace si procederà alla stipula del contratto e alla consegna del servizio di progettazione esecutiva e di esecuzione del primo stralcio dei lavori», spiega il presidente del Consorzio, Ambrogio Guiso.
«La Diga di Cumbidanovu è una delle grandi incompiute d’Italia, attesa da oltre trent’anni – dice l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Pierluigi Saiu -. Il risultato che raccogliamo oggi è frutto del grande lavoro dell’Assessorato, del ministero delle Infrastrutture e del Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale. Un impegno che ha consentito, dopo il primo bando andato deserto a febbraio, di ridurre al massimo i tempi per la nuova gara, oggi chiusa con l’aggiudicazione dei lavori per la parte più importante dell’opera. È bene ricordare che oggi grazie al nuovo accordo tra Regione e Ministero delle Infrastrutture, con l’incremento di 13,5 milioni di euro che andranno a coprire i maggiori costi dovuti agli incrementi dei materiali, abbiamo a disposizione le risorse necessarie al completamento del corpo diga. Cumbidanovu è un’infrastruttura fondamentale, strategica per il territorio».
L’opera, inserita nel Sistema idrico multisettoriale della Regione, avrà una capacità pari a 13,32 milioni di metri cubi e sarà destinata alla fornitura d’acqua per gli usi irrigui di circa 2.800 ettari di terreni agricoli e per gli usi industriali con una portata continua di cinquanta litri al secondo nel territorio dei Comuni di Orgosolo, Oliena, Nuoro, Orune, Lula e Dorgali. La risorsa idrica accumulata sarà poi destinata alla produzione di energia idroelettrica attraverso la realizzazione di una centrale.
Antonio Caria