Dopo la sindaca di Noragugume, Rita Zaru, sul problema legato alle cavallette abbiamo voluto dare la parola all’assessora regionale dell’Agricoltura, Valeria Satta, per fare il punto della situazione.
A che punto è attualmente la situazione?
«La situazione è controllata da marzo, ossia dalla fase di monitoraggio in cui delle squadre di uomini si muovevano ‘a pettine’ sulle cosiddette ‘zone rosse’ segnalando la presenza di uova. Dopo la fase di monitoraggio si è passati alla fase di ‘attacco’ direttamente con il fitofarmaco.»
Da poco è stato attivato un centro di monitoraggio a Noragugume, uno dei paesi della Sardegna centrale più colpiti.
«Il centro di monitoraggio è nel comune di Noragugume, presso la sede di Enas, grazie a questo centro si è convogliata tutta l’azione di tutti gli attori coinvolti dal piano Laore. Gli obiettivi sono e saranno quelli di ridurre il numero di cavallette, in maniera tale che non siano più un danno per i nostri allevatori e agricoltori.»
Quali sono le iniziative che stanne portando e porterete avanti?
«Si sta prevedendo l’aratura per il prossimo autunno e chiaramente si continuerà a fare il monitoraggio per arrivare per tempo a ridurre già dalla fase della schiusa il numero di cavallette. La stessa Fao, chiamata da noi per un consulto e una verifica ha accertato la bontà dell’operazione e notato rispetto ai dati precedenti un numero inferiore di cavallette. Non dobbiamo fermarci, sarà un lavoro che terminerà la fase di azione intorno a fine luglio ma poi continuerà con le azioni sui terreni e così via seguendo il ciclo dell’insetto.»
Antonio Caria