Sarà presentato a Sassari, mercoledì 21 giugno 2023, alle ore 11.00, presso la Sala conferenze della Fondazione di Sardegna in via Carlo Alberto 7, il primo Rapporto “La Sardegna e il Mediterraneo” dell’Istituto di Studi e Programmi per il Mediterraneo (ISPROM).
Il programma dell’evento.
L’incontro sarà aperto dall’intervento del presidente dell’ISPROM, Francesco Sanna, cui seguiranno i saluti istituzionali del presidente della Fondazione di Sardegna, Giacomo Spissu, del vicepresidente dell’ISPROM, Salvatore Cherchi e della Prorettrice per l’internazionalizzazione dell’Università di Sassari, Silvia Serreli.
L’analisi dell’indagine sarà a cura di Stefano Usai (Università di Cagliari, Coordinatore del ‘Rapporto’), Francesco Nuvoli (Università di Sassari) in collaborazione con Giulio Fettarappa Sandri (già dirigente del Banco di Sardegna) e Ottavio Sardu (Comitato Internazionale della Croce Rossa); Attilio Mastino (Università di Sassari). Sono previsti gli interventi di Marco Calaresu (Università di Sassari) e Pietro Esposito (Segretario generale della Camera di Commercio di Sassari).
Le conclusioni saranno affidate a Giovanni Lobrano (ISPROM).
Il Rapporto “La Sardegna e il Mediterraneo”, realizzato con il contributo della Fondazione di Sardegna, è una ricerca condotta in collaborazione con docenti, ricercatori e ricercatrici delle Università di Cagliari e di Sassari e con esperti non accademici, che vuole analizzare l’insieme delle relazioni fra la Sardegna e i Paesi del Mediterraneo. L’indagine si concentra sulle relazioni con i Paesi della sponda africana e medio-orientale, offrendo una immagine degli scambi commerciali, dei movimenti delle persone, degli scambi culturali e scientifici, dei partenariati istituzionali, della cooperazione fra comunità e fra soggetti sociali.
I risultati della ricerca sono pubblicati nel volume intitolato “1° Rapporto. La Sardegna e il Mediterraneo”, curato da Michela Cordeddu, Patrizia Manduchi, Giovanni Sistu, Stefano Usai, e pubblicato dalla editrice Arkadia, a Cagliari, nel mese di maggio 2023. Il volume comprende tre capitoli, ognuno dei quali si concentra su un aspetto differente della ricerca: flussi economici, flussi migratori e rapporti di cooperazione.
Nella ricerca si evidenzia che, per quanto concerne i flussi economici, l’interscambio commerciale – complessivamente piuttosto modesto e in calo – è per lo più rappresentato dalla importazione di prodotti petroliferi grezzi e dalla esportazione degli stessi prodotti raffinati. Le altre componenti sono relativamente trascurabili. Sono invece in crescita i flussi finanziari consistenti nelle rimesse degli immigrati ai Paesi di origine.
Per quanto riguarda i flussi migratori, il loro andamento è stato analizzato attraverso un confronto tra passato e presente, che ne ha evidenziato una sostanziale inversione di rotta tra la Sardegna e i Paesi della sponda sud del Mediterraneo: prima da nord a sud e ora, invece, da sud a nord. Questi ultimi non sono stati sufficienti a coprire il contestuale calo demografico sardo. Le odierne difficoltà politiche, economiche e climatiche dei Paesi maghrebini e sub-sahariani fanno ipotizzare una loro accelerazione.
L’analisi della cooperazione rileva come questa si realizzi – non esclusivamente ma quasi – all’interno di appositi programmi di soggetti quali l’ENI, l’UNIMED (Associazione delle Università del Mediterraneo) e la stessa RAS (l.r. 19/1996 sulla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo). Il quadro che emerge è positivo ma richiede un deciso incremento. Alla luce anche dei dati raccolti, si sottolinea nel Rapporto, potranno e dovranno essere pensate e attuate politiche a questo fine.