Nasce ufficialmente il nuovo consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini Doc Terralba I soci fondatori sono: Cantina del Bovale, Cantina di Mogoro, Quartomoro di Sardegna, Cantina Su Cuppoi, Cantina Melis, Lotta Azienda Agricola, Sa Contissa. Gli stessi soci fondatori sono anche i consiglieri del CDA del nuovo consorzio con Marcello Martis, nominato presidente, e Luciana Baso, vice-presidente.
«La costituzione del “Consorzio Terralba Doc” – dichiara il Presidente Marcello Martis – rappresenta un’interessante opportunità per le aziende e per il territorio. Lo spirito di collaborazione che ha accompagnato il periodo di costruzione del progetto, rappresenta una garanzia sull’impegno che verrà profuso per il conseguimento di importanti obbiettivi di crescita. Insieme, lavoreremo per promuovere il territorio ed i nostri vini a livello nazionale e internazionale, organizzando eventi e percorsi enogastronomici, al fine di far conoscere le nostre eccellenze ed attrarre visitatori e appassionati da tutto il mondo. Naturalmente è auspicabile l’ingresso nel Consorzio di nuovi produttori, per i quali le nostre porte sono e saranno sempre aperte.»
«L’area geografica di produzione della DOC “Campidano di Terralba” o “Terralba” – dichiara l’enologo Aldo Buiani – ricade nella zona Centro Occidentale della regione Sardegna, parte in Provincia di Oristano e parte in Provincia del Medio Campidano. Abbraccia un areale che si estende dalle zone storiche dell’alta Marmilla, passa per il Campidano e arriva all’Arburese, e comprende i territori laddove è consolidata la coltivazione del vitigno Bovale. L’areale di coltivazione comprende quindi territori che si estendono da zone collinari a pianeggianti, presentando caratteristiche geo-pedologiche notevolmente differenti mentre oggi le aziende che rivendicano la DOC insistono su un areale molto più ristretto! Questo è sintomatico di una diminuzione dagli anni ’90 ad oggi degli impianti vitati e dei quantitativi di produzione! Nell’ultimo biennio si registrano circa 30 ettari di vigneti rivendicato a DOC per meno di 2mila quintali di uve Bovale prodotte, che nelle varie tipologie (rosso,superiore e riserva) valgono tra le 40 e le 50mila bottiglie all’anno.»
Antonio Caria