«Siamo giunti ad un punto di non ritorno. Da mesi abbiamo denunciato il rischio che il pronto soccorso di Olbia, a causa della grave carenza di medici, potesse collassare, e oggi constatiamo che la situazione è addirittura peggiore rispetto a qualsiasi scenario potessimo immaginare. L’ondata dei turisti non ha ancora raggiunto il picco massimo e l’allarme purtroppo è già scattato. Siamo stanchi delle rassicurazioni. La direzione generale della Asl continua a parlare di prospettive rosee ma la realtà in cui viviamo è differente. Il quadro descritto dalla stampa sulle condizioni in cui versa il pronto soccorso di Olbia è terribile. I carabinieri si sono trovati in un vero e proprio inferno. Condizioni simili a quelle che denunciai nelle stagioni estive passate durante le mie ispezioni. Nulla è cambiato e le promesse non sono mai state mantenute·»
La denuncia arriva da Roberto Li Gioi, consigliere regionale del M5S, su quanto accaduto al Pronto soccorso dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia dove nella notte tra sabato e domenica sono arrivati i carabinieri.
«È inumano che un medico, dopo 12 ore di lavoro, si trovi costretto a non poter andare a casa perché non c’è nessun collega che possa sostituirlo. I problemi di organico – conclude Roberto Li Gioi – si aggravano ogni anno. La assoluta mancanza di programmazione ha portato a questo dramma.»