E’ stata presentata questa mattina la 28ª Sagra del Mirto di Telti, in programma dal 18 al 20 agosto prossimi. Sono stati l’assessore Matteo Sanna (titolare del settore Turismo, Spettacolo e Commercio ) e Marilena Suelzu (presidente della Pro Loco) a illustrare il programma alla stampa. La Sagra del Mirto di Telti si prepara per coinvolgere gli imprenditori e i produttori che, durante la tre giorni classica dell’estate teltese accoglieranno visitatori e curiosi. Organizzata dalla Pro Loco di Telti, con la collaborazione preziosa del comune di Telti, di gruppi, di associazioni e di tanti volontari la Sagra si preannuncia foriera di novità che, come in passato, rappresentano un cambio di marcia nella ricerca e nella valorizzazione della musica Made in Sardinia. Da sempre la Sagra del Mirto ha saputo conquistare una sempre più importante fetta di pubblico incuriosita oltre che dalla presenza di attività legate al Mirto e alla tradizione eno-gastronomica di Telti, anche dagli spettacoli raffinati messi in calendario. Ogni anno registra oltre 20.000 presenze per rendere omaggio al prezioso nettare, ma anche all’encomiabile tenacia dei volontari nel creare visibilità al centro gallurese.
Dal 18 al 20 agosto dalle ore 19,00 in poi saranno protagonisti assoluti gli stand dedicati ai prodotti derivati dal mirto, la preziosa bacca viola che oggi ha conquistato ogni tipo di mercato dall’alimentare fino alla cosmesi. Di sera dalle ore 21,00 spettacoli e musica. La Pro Loco, guidata da Marilena Suelzu e il Comune con il primo cittadino Vittorio Pinducciu e la partecipazione attiva dell’assessore Matteo Sanna, titolare del settore turismo, spettacolo e commercio, hanno confermato di voler condurre l’evento, oltre che verso produttori e piccoli imprenditori del mirto anche sui binari della valorizzazione di artisti capaci di conquistare il pubblico proponendo spettacoli originali e unici. Il programma prevede, infatti, la presenza di vere eccellenze dello spettacolo nazionale e internazionale.
Dai Bertas, gruppo storico da oltre cinquanta anni sulla cresta dell’onda, a Francesco Piu, BluesMan di caratura internazionale, fino all’’Orchestra Popolare Sarda diretta dal M° Orlando Mascia, che vanta un repertorio strettamente tradizionale studiato in modo orchestrale, eseguito con i soli strumenti tipici della Sardegna, senza dimenticare la tradizionale serata dedicata ai gruppi folkloristici (Boes e Merdules di Oana, Gruppo Folk Olbiese, Gruppo Folk Sas Campidanesa di Oristano, Gruppo Folk Ballarjanas di Oniferi, Gruppo Folk Santa Lucia di Buddusò) che coinvolgeranno il pubblico fino a notte fonda e l’intrattenimento proposto dai fisarmonicisti Simone Melino, Gianfranco Salis e Mirko Putzu con la presenza della Fanky Jazz Band di Berchidda.
In realtà la Sagra del Mirto può definirsi un concreto progetto di marketing territoriale. Gli ingredienti ci sono tutti. Ogni anno si svolgono azioni capaci di attirare e favorire le imprese locali, promuovendone una immagine positiva. Esiste un’intensa rete di collaborazione fra enti pubblici e imprese private per promuovere la località attraverso il suo prodotto simbolo. A questo si aggiunge la capacità di alcuni privati che, creando l’occasione, hanno saputo sviluppare progetti imprenditoriali concreti e oggi possono vantare aziende avviate e produttive. Insomma dalla passione per la piccola bacca viola, è nata la sagra e con essa anche tutta una serie di occasioni imprenditoriali o di studio che oggi caratterizzano il centro gallurese.
Ecco alcuni numeri: 10 punti ristoro, 30 espositori fra artigiani e agroalimentare, villaggio Slow Food, quattro aziende che hanno fatto del mirto il proprio core business, oltre 30 volontari impegnati lungo il percorso, 180 posti letto (ovvero tutta la disponibilità censita ) prenotati, ampie aree parcheggio.