Il comune di Santa Giusta, con la collaborazione dell’associazione turistica Pro Loco Santa Giusta, ha organizzato anche quest’anno La Regata de Is Fassonis, giunta alla sua 41ª edizione.
La manifestazione, in programma il prossimo 27 agosto, è stata finanziata interamente dall’Amministrazione comunale e dal Consorzio di Gestione del Parco Naturale Regionale del Monte Arci e cogliamo l’occasione per ringraziarlo perché senza il loro supporto finanziario non sarebbe stato possibile organizzare l’evento.
«Con rammarico evidenziamo che dall’anno scorso, purtroppo, la Regata de is Fassonis non viene più finanziata dalla Regione Sardegna (legge regionale n. 7 del 21/04/1955, art. 1, lett. c. – Contributi per manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico) e, poiché i fondi comunali e gli altri contributi sono sempre più esigui, si fa sempre più concreta la possibilità che l’edizione del 2023 diventi una delle ultime edizioni della Regata de is Fassonis – scrivono in una nota il sindaco Andrea Casu e il vice sindaco Pietro Paolo Erbì -. Anche per questo motivo speriamo vivamente che la Regione Sardegna accolga le richieste di finanziamento presentate da questo Ente per mantenere viva una tradizione così importante per il territorio e per l’intera Sardegna. Is Fassonis, infatti, sono da sempre stati motivo di orgoglio per i pescatori di Santa Giusta e delle lagune dell’Oristanese; sono imbarcazioni tradizionali, piccole barche di giunco, che si inseriscono perfettamente nell’ambiente lagunare e che nel passato ricoprivano un ruolo indispensabile nell’attività della pesca e fungevano da ottimo mezzo di trasporto.
La Regata de Is Fassonis è una manifestazione unica nel suo genere che ha, in diverse occasioni, varcato i confini lagunari per partecipare a varie manifestazioni a livello nazionale e internazionale. Nel 1982 e nel 2000 is fassonis hanno partecipato alla Regata Storica di Venezia, alla Vela Latina di Stintino nel 1999 e nel 2000, alla processione delle barche nel Golfo di Orosei nel 2008 e nel 2009 e alla discesa del fiume Tirso a Fordongianus nel 2008. I fassonis sono addirittura arrivati in Perù nel 2003, nell’ambito di un gemellaggio tra il comune di Santa Giusta e le Comunità di Huanchaco e Puno, giustificato dalla forte similitudine tra l’imbarcazione lagunare e quelle peruviane caballitos de totòra.
«Al fine di continuare a tutelare i fassonis, l’Amministrazione comunale ha avviato il procedimento per ottenere il riconoscimento dell’imbarcazione quale bene del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO – aggiungono il sindaco Andrea Casu e il vice sindaco Pietro Paolo Erbì -. Un’altra importante iniziativa, realizzata dall’Amministrazione comunale è la Scuola dei fassonis, nata nel 2009 con l’obiettivo generale di favorire il passaggio generazionale della cultura dei mestieri lagunari a Santa Giusta e, nello specifico, ci auguriamo di conservare e tramandare l’arte dell’intreccio delle erbe palustri per la costruzione dei fassonis e di insegnare le abilità atletiche, necessarie per la conduzione di tali imbarcazioni, ai giovani che parteciperanno alle regate future.»