La stazione di Sinnai del Corpo forestale ha avviato una complessa indagine antibracconaggio, scaturita con l’applicazione di una misura cautelare in carcere nei confronti di un soggetto di 58 anni di Maracalagonis
Intorno alla metà di luglio il personale del Reparto, in servizio controllo del territorio individuava armi occultate in località Murta Sterria, nel territorio alle pendici dell’Oasi dei Sette Fratelli. Si trattava di due fucili da caccia calibro 12 con matricola abrasa, armi clandestine da impiegare per attività di bracconaggio.
A seguito del rinvenimento, gli inquirenti attivavano appostamenti e controlli, anche con apparecchiature di videoinvestigazione che hanno portato a individuare il possessore delle armi clandestine. Viste le risultanze, il Pubblico ministero dott. Gaetano Porcu, che ha coordinato l’indagine, ha richiesto al GIP del Tribunale di Cagliari, dott. Michele Contini, l’applicazione di una misura cautelare. Il Giudice ha disposto l’arresto in carcere del bracconiere.
La misura è stata eseguita ieri dagli agenti del Corpo Forestale, i quali hanno condotto l’arrestato nel carcere di Uta. I reati contestati alla persona sprovvista di licenza di porto di fucile, sono quelli di porto e detenzione di armi clandestine (matricola abrasa) e ricettazione, con pene sino a 8 anni di reclusione.
L’arrestato in passato era stato arrestato in flagranza dal Corpo forestale per la detenzione dei micidiali cosiddetti “tubi fucile”.