Il consigliere regionale Stefano Tunis ha annunciato questa mattina le dimissioni dal Consiglio regionale, dopo averle consegnate alla presidenza del Consiglio regionale.
«Il nostro progetto civico è iniziato tanti anni fa costruendo una rete di amministratori locali che oggi conta più di 60 sindaci. Non ci siamo mai appiattiti sulla poltrona», ha detto Stefano Tunis aprendo la conferenza stampa. Accanto a lui, Antonello Peru, l’altro leader di Sardegna al Centro 20/20, l’assessora Anita Pili e Dino Cocco, quartese, primo dei non eletti e prossimo subentrante al posto di Tunis.
«Il nostro movimento condivide davvero il sistema della partecipazione e oggi compio questo fatto che è visto come clamoroso, perché nessuno lo ha mai fatto finora, ma che è in linea con il nostro modo di essere – ha aggiunto Stefano Tunis -. Io e Antonello Peru e così tutto il movimento facciamo esattamente quello che diciamo che faremo. Manteniamo promesse come questa, che io avevo assunto pubblicamente nel dicembre del 2020. Torno al mio lavoro di dirigente d’azienda, mi occuperò di certo del movimento politico che stiamo costruendo e si vedrà se parteciperò alle prossime elezioni.»
Antonello Peru e l’assessore Anita Pili si sono complimentati con Stefano Tunis.
«I destini dei singoli non sono l’epicentro di questo progetto e lo stiamo dimostrando. Non siamo noi che dobbiamo dire con chi andremo ma altri dovranno chiederci di venire con noi», ha detto Antonello Peru.
Ora spetta al Consiglio regionale, alla prima seduta utile, accettare le dimissioni di Stefano Tunis che arrivano a sei mesi dal termine della legislatura, e proclamare l’avvenuta elezione di Dino Cocco.
Il prossimo consigliere regionale ha annunciato in conferenza stampa la sua volontà di occuparsi nei prossimi sei mesi di problemi concreti dei Comuni, «a cominciare a Quartu», terza città della Sardegna, «che non aveva rappresentanti in Consiglio regionale da molto tempo».