Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha inaugurato oggi il nuovo Centro Terapia del dolore, nei locali rinnovati dell’ospedale Marino di Cagliari, dove sono in corso una serie di interventi di recupero del presidio che si affaccia sul lungo mare del Poetto, destinato a ospitare l’ospedale di comunità.
«Prende corpo – ha detto il presidente Christian Solinas – quel progetto di riforma che coraggiosamente abbiamo avviato qualche anno fa e che ha subito gli effetti dell’ondata del Covid, ma che oggi ci consente di inaugurare una realtà importante come quella della Terapia del dolore e di dimostrare ciò che avevamo detto fin dall’inizio, ovvero che non avremo chiuso nessuna struttura ospedaliera. Oggi l’ospedale Marino rappresenta tutto questo: l’avvio di un percorso di riqualificazione e riutilizzo in funzione delle esigenze dei pazienti. A tutto ciò si aggiungeranno i nuovi ospedali, il cui scopo non è improntato alla chiusura dei presidi esistenti, ma a integrare il sistema con strutture più all’avanguardia dotate di tecnologie all’altezza delle aspettative dei sardi.»
Il presidente della Regione ha sottolineato come il risultato di oggi sia il frutto dell’attuale politica di rilancio e di investimenti: «Non dimentichiamo ciò che abbiamo trovato quando siamo arrivati, nessuno aveva la bacchetta magica per porre rimedio dall’oggi al domani ad anni di blocco del turnover e riduzione del personale sanitario, oltre a un progetto che con l’azienda unica voleva chiudere diversi presidi ospedalieri. Noi abbiamo invece approvato una riforma che riporta il sistema sanitario su un’articolazione in diverse strutture e sui territori e stiamo finalmente cominciando a raccogliere i frutti di ciò che è stato seminato. Serve ora continuità perché i sardi possano apprezzare al meglio gli effetti positivi di questa riforma sul servizio sanitario regionale».
In merito al Centro Terapia del dolore, che oggi trova nell’ospedale Marino la sua nuova casa, l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, presente al taglio del nastro, ha parlato di eccellenza e in riferimento alle cure offerte, spesso rivolte ai pazienti più fragili, tra cui quelli oncologici, ha sottolineato: «Rappresenta un segno di civiltà oltre a essere un dovere di legge. È di grande importanza per i cittadini e per tutta la comunità sanitaria della Sardegna e di quest’Area vasta di Cagliari avere un Centro di riferimento in cui siano disponibili tutte le più moderne tecniche terapeutiche in grado di dare supporto ai pazienti, in particolare i più fragili».