La Marinedda ha incoronato ieri i suoi due nuovi campioni di surf, entrambi nati in Sardegna, isola considerata come le Hawaii del Mediterraneo. Franco Guicciardi, originario di Cagliari, e Renato Carta, di Sassari, hanno vinto il primo posto nelle categorie short e long del Marinedda Open Long&Short, la competizione di surf che si è svolta tra i frangenti della spiaggia di Isola Rossa.
Non era facile indovinare la mareggiata giusta, ma alla fine è successo: ieri 24 settembre 36 atleti si sono radunati sulla sabbia della spiaggia gallurese della Marinedda, una delle mete incontrastata dei surfisti, per partecipare al contest promozionale organizzato dall’associazione sportiva Marinedda Bay e patrocinato dal comune di Trinità d’Agultu con il marchio turistico Costa Rossa Sardegna e dalla FISW, la Federazione italiana di surf da onda. Onde tra i due metri e il metro per un’intera giornata, con la secca della baia non ha mai smesso di regalare le sue migliori “perle” blu ai ragazzi che sono arrivati da tutta l’Isola e anche da oltre mare, con la presenza di Victor De Nobrega, campione italiano 2015, arrivato direttamente dal Lazio.
La gara offriva un nuovo format: prevedeva le categorie longboard e shortboard, un richiamo per tanti atleti che usano entrambe le tavole (le prime lunghe, le seconde strette e corte). La categoria shortboard, quella tradizionalmente disputata tra le onde della baia, è stata vinta da Franco Guicciardi, seguito da Davide Giannone, Antonio Benoni e Gavino Dettori. Tra i longboard lo spettacolo è stato altrettanto mozzafiato, e primo tra tutti si è posizionato Renato Carta con il suo stile che mescola power surfing e le manovre classiche. Dietro di lui la sorpresa Riccardo Carpini, appena tredici anni, e infine Gavino Dettori e Mattia Stangoni al terzo e quarto posto.
«Con questa gara si chiude la stagione di gare della baia – raccontano dall’associazione Marinedda Bay, che organizza l’evento – quest’anno per noi è stato un ritorno al campionato nazionale, con la tappa Nesos King of Grommets dedicata agli juniores, e ora il contest di fine stagione con onde più consistenti. Quella di ieri è stata una bella sfida e siamo orgogliosi di aver sposato due categorie e stili di surf che raramente riescono a convivere.»