«La cronica carenza di posti letto per lungodegenti che affligge il Nord Sardegna si è aggravata notevolmente.»
Lo dice la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca.
«Dove sono i nuovi posti letto dedicati alla Lungodegenza presso gli ospedali di Ozieri e Alghero? Dove sono finiti questi posti letto aggiuntivi che avrebbero dovuto sopperire alla chiusura del reparto di Lungodegenza di Sassari? Non esistono. Non ci sono. Non sono mai stati creati», aggiunge Desirè Manca.
«A fronte dello smantellamento di tre reparti di Lungodegenza, in cui si contavano 59 posti letto complessivi, 26 all’ospedale di Sassari (chiuso il 31 dicembre scorso), 17 a Thiesi e 16 ad Ittiri, in tutto il Nord Sardegna sono rimasti soltanto 17 posti letto dedicati ai ricoveri a lungo termine, quelli di Thiesi – prosegue Desirè Manca -. Questo perché nelle nuove strutture complesse di Medicina Interna e Lungodegenza, istituite dal nuovo atto aziendale della Asl 1 – fisicamente i posti letto per la Lungodegenza non esistono, restano soltanto promessi sulla carta. Intanto i tantissimi pazienti che hanno bisogno di un ricovero più lungo affrontano un’odissea per trovare un posto letto all’ospedale di Thiesi, l’unico attualmente operativo in tal senso.»
«Viene citato anche il caso di Ozieri che – prosegue Desirè Manca – dispone esclusivamente di 31 posti letto, dedicati ai pazienti acuti, mentre non ci sono i 16 posti letto per la lungodegenza previsti dal documento di definizione del fabbisogno della struttura. Stesso discorso per Alghero, dove nel documento di definizione del fabbisogno della struttura parallela sono previsti 42 posti letto di degenza ordinaria e 18 posti letto di lungodegenza. E dove questi ultimi non esistono».«Considerando che il Nord Sardegna soffre da sempre per la mancanza di strutture di accoglienza di questo tipo non possiamo abbandonare pazienti e famiglie. Non si possono prevedere chiusure radicali e nette mentre le nuove strutture non sono ancora operative. E a pagare sono le persone più fragili, totalmente abbandonate a se stesse, non potendo essere assistite e tutelate», conclude Desirè Manca.
Antonio Caria